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24 NOVEMBRE

Oggi, ma nel 1971, in tutta Italia, la cantante romana Gabriella Ferri pubblicava, per l’etichetta discografica RCA, l’album “E se fumarono a Zazà”, il quarto registrato in studio, che, tra le undici tracce contenute, donerà grande popolarità al brano napoletano “Dove sta Zazà”, risalente al 1944.

Anche se la Ferri -che morirà a Corchiano di Viterbo, il 3 aprile 2004, a 61 anni, cadendo dalla finestra della sua abitazione, in un contesto che farà pensare ad un malore dovuto ai farmaci antidepressivi o anche ad un ipotetico suicidio- proponeva la sua versione in modo differente: rispetto all’originale, carica di allegria, la sua virava più verso la tristezza e la sensazione di solitudine.

La canzone era stata scritta dal paroliere partenopeo Raffaele Cutolo e musicata dal compositore concittadino Giuseppe Cioffi. I due erano partiti dall’idea, risalente al 1942, di Antonio Natale, per il testo, ma vergato in italiano, e di Lucio Stazio, per la musica.

La prima interpretazione del pezzo, risalente proprio al ’44, era stata dell’attore comico Aldo Tarantino che avrà successo col film Cerasella, del 1959, diretto dal regista Raffaello Matarazzo, con Mario Girotti, futuro Terence Hill, e Claudia Mori, ritenuto il precursore dei musicarelli. Poi, nel 1945 l’aveva intonata il fiorentino Carlo Buti, che era salito alla ribalta per essere stato il primo interprete, il 24 giugno 1935, di “Faccetta nera”, di Renato Micheli e Mario Ruccione, destinato a diventare il tormentone della propaganda coloniale mussoliniana.

Ancora, nel 1946, l’aveva interpretata un altro attore comico nato all’ombra del Vesuvio, Antonio “Nino” Taranto. Poi si erano cimentati, in coppia, sempre nello stesso 1946, Tony Stella e Adionilla “Nilla” Pizzi, che vincerà il primo Festival di Sanremo, il 31 gennaio 1951, con “Grazie dei fiori”. Nel 1947 era anche uscito il film, diretto da Giorgio Simonelli, intitolato proprio “Dove sta Zazà”.

Dopo il successo della Ferri, che prima del cimento con la raccolta di pietre miliari della canzone napoletana, era considerata solo una prorompente icona di Testaccio (nella foto, particolare, tra le bancarelle durante il mercato rionale) e della romanità, “Dove sta Zazà” sarà anche il titolo della fortunata trasmissione televisiva di varietà che andrà in onda, nel 1973, il sabato, in prima serata, in quattro puntate, sul Programma nazionale Rai. Divertirà con la partecipazione di comici come Enrico Montesano, Pippo Franco, Oreste Lionello e Pino Caruso, per la regia di Antonello Falqui.