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25 agosto

Oggi, ma nel 1913, a Venezia, in località Le Vergini, veniva istituita la regia Scuola di aviazione di Marina che sostituiva la Sezione idroaeroplani, istituita nell’ottobre 1912, dall’Ufficio di ispezione dei servizi aeronautici del ministero della Guerra. Alla base della nuova creatura, nata sotto l’impulso dell’ammiraglio Paolo Thaon di Revel, capo di Stato maggiore della Marina e già comandante in capo del dipartimento militare marittimo di Venezia, vi era l'esperienza accumulata dal Servizio aeronautico del regio esercito, esistito dal 27 giugno 1912 - istituito con la legge 27 giugno 1912 numero 698 - al 28 marzo 1923. Entità poi confluita nel Corpo aeronautico, dal 18 giugno 1913.

La scuola di aviazione di Marina dipendeva dal comando del dipartimento ed era diretta dal tenente di vascello Manlio Ginocchio, il primo degli istruttori di volo italiani, già comandante della scuola di volo del regio esercito di Centocelle, in quel di Roma. Ginocchio, vero pioniere dell'aviazione navale, era in possesso del brevetto da pilota di idrovolante (nella foto proprio a bordo di un idrovolante, nella laguna veneziana, con alle spalle il complesso di San Giorgio e di Punta della dogana, in procinto di decollare, nell'immagine tratta dall'archivio George Grantham Bain custodito nella Biblioteca del Congresso di Washington, negli Usa) conseguito, con gli ufficiali di Marina e futuri assi dei cieli Guido Scelsi, Giovanni Roberti di Castelvero e Giuseppe Garassini Garbarini, nella scuola francese Curtiss di Juan Les Pins, ad Antibes, in Costa Azzurra, sui primi apparecchi Borel e Farman francesi. Mezzi che poi saranno anche in dotazione alla scuola veneziana.

Oltre Ginocchio, uno degli istruttori più qualificati della scuola di volo marciana della Marina era il capitano del Genio navale Alessandro Guidoni. Quest'ultimo, che transiterà nell’Aeronautica dopo l’istituzione, il 28 marzo 1923, era di Torino, classe 1880, sarà insignito, alla memoria -data la sua prematura morte a Montecelio, poi Guidonia Montecelio in suo onore, che avverrà il 27 aprile 1928, testando il nuovo tipo di paracadute Salvator, ideato nel 1926 dal tenente colonnello della regia Aeronautica Prospero Freri- della prima medaglia d'oro al valore aeronautico assegnata nel Belpaese. Guidoni era un ingegnere, sia industriale che navale, laureato al Politecnico del capoluogo piemontese, e apparteneva alla massoneria, iscritto alla loggia Zenith di La Spezia. In tre anni, nel 1916, riuscirà ad essere promosso maggiore, diventando capo reparto costruzioni aeronautiche con base all’idroscalo dell'Isola veneziana di Sant'Andrea. Ginocchio e Guidoni, oltre a formare i futuri piloti militari di Marina, avranno anche il compito di studiare e progettare nuove macchine volanti.