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25 maggio

Oggi, ma nel 1947, a Roma, alle Terme di Caracalla, nel gran premio di Roma di automobilismo, Franco Cortese, classe 1903, di Oggebbio, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola, primo pilota e collaudatore ufficiale Ferrari, su Ferrari 125 s, vinceva (nella foto, al taglio del traguardo, col numero 56 sulle fiancate) ed era il primo trionfo della casa del cavallino rampante con una vettura di sua produzione, nella classe vetture sport.

La gara era stata introdotta nel 1925, con prima piazza di Carlo Masetti su Bugatti di Formula libre, e si disputerà fino al 1991, quando vedrà arrivare in testa a tutti Alessandro Zanardi su Reynard-Mugen Honda di formula 3000. Anche nel 1949, dato che nel 1948 non si disputerà, ci sarà una Ferrari in prima posizione, con Luigi Villoresi. La collaborazione con il Drake di Cortese durerà dal '47 al 51 per poi tornare nuovamente al volante di un bolide di Maranello, la F 500, nel 1956, quando si aggiudicherà il campionato italiano nella classe cilindrata 2. Il modello vittorioso con Cortese - che aveva avuto modo di testarla sul circuito di Piacenza, l'11 maggio precedente, insieme a Nino Farina e che Enzo Ferrari aveva personalmente messo in moto il 12 marzo - era conosciuto come "ala spessa", era di tipo sportivo stradale, con carrozzeria a barchetta, a ruote coperte, realizzata dal carrozziere modenese Giuseppe Peiretti. Prodotto in soli due esemplari, montava un motore da 12 cilindri, con disposizione a V di 60 gradi, capace di sviluppare 90 cavalli, che era stato progettato da Gioachino Colombo, con una cilindrata di 1497,77 centimetri cubici.

Oltre ad essere la prima macchina da gara col marchio Ferrari, era l'ultima a scendere in pista col vecchio colore rosso corsa dell'Alfa Romeo: perché da quel momento in poi verrà adottato per la livrea il rosso corsa Fiat che diverrà noto, appunto, come rosso Ferrari. Entrambi due prototipi di 125 s verranno smantellati dalla casa madre per riutilizzarne i componenti per produrre le evoluzioni, ossia la 125 F1, la 159 e la 166. Così il modello esposto nel museo galleria Ferrari di Maranello sarà una riproduzione, benché realizzato nel 1987, in concomitanza col festeggiamento dei 40 anni dalla fondazione del marchio, dalla Michelotto auto, di Padova, dal 1969 impegnata a lavorare per la Ferrari, su disegni originali e con un motore autentico rimasto in magazzino.