TODAY

25 OTTOBRE

Oggi, ma nel 1997, a Jerez de la Frontera, in Spagna, si teneva quella che verrà ritenuta dagli esperti la sessione di prove più accesa della storia della formula uno di automobilismo. Il tedesco Michael Schumacher, della Ferrari, il canadese Jacques Villeneuve, della Williams-Renault, il germanico Heinz-Harald Frentzen, della Williams-Renault (nella foto, particolare, al termine della conferenza stampa che annunciava il singolare primato), facevano arrestare il cronometro sullo stesso tempo: 1 minuto 21 secondi 72 primi.

Stando al regolamento della Federazione internazionale dell’automobile la posizione migliore sulla griglia di partenza veniva assegnata a Villeneuve che era il primo pilota ad aver fatto registrare quella prestazione. La lotta per la pole position era in vista del gran premio d’Europa del giorno successivo, 26 ottobre, che era anche l’ultima prova delle 17 del mondiale ‘97.

La corsa sarà poi vinta dal finlandese Mika Häkkinen, della McLaren-Mercedes. Ma il titolo piloti, per il 48° campionato del mondo, che era iniziato il 9 marzo precedente, andrà al figlio del compianto Jill Villeneuve, morto, a 32 anni, l’8 maggio 1982, per incidente occorso, su Ferrari 126 C2, nell’ultima sessione delle prove sulla pista di Zolder, il giorno prima del gran premio del Belgio di quell’anno.

Andando a ritroso negli almanacchi della massima divisione motoristica a quattro ruote -iniziata ufficialmente nel 1950, dal 13 maggio al 3 settembre, con la vittoria di Nino Farina su Alfa Romeo 158 e 159, della scuderia del Biscione- c’era stato un precedente analogo. Si era verificato nelle prove per la pole position prodromiche al gran premio di Gran Bretagna, che si disputava sul circuito di Aintree, il 15 luglio 1961. Contesa che era poi terminata con tripletta della scuderia di Maranello. In quel frangente, il giorno prima, il 14 luglio, l’americano Phill Hill, della Ferrari, lo svedese Jo Bonnier, della Porsche, il tedesco Wolfgang von Trips, pure lui su monoposto col cavallino rampante, e lo statunitense Richie Ginther, sempre al volante della rossa di Maranello, avevano fatto segnare tutti e quattro lo stesso tempo: 1 minuto 58 secondi 8 primi. Poi la prima linea del via era stata concessa, sempre da regolamento Fia, a Hill.