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26 Agosto

Oggi, ma nel 1934, a Trento, Pietro Zamproni, della polisportiva Fanfulla di Lodi, si aggiudicava la prima edizione della traversata a nuoto della città, che veniva effettuata nelle acque libere del fiume Adige, organizzata dalla società sportiva locale Rari Nantes, fondata il 15 maggio 1930 con Guido Manazzon come primo presidente. Il percorso, articolato sulla distanza di 1500 metri, prevedeva la partenza dal punto di alaggio dei natanti e comprendeva anche l’attraversamento sotto il ponte di San Giorgio e quello di San Lorenzo. I primi cinque classificati (nella foto, particolare, gli agonisti in acqua durante la prova, attorniati dai giudici di gara e dal pubblico, nell’immagine tratta dall’archivio storico della Rari Nantes di Trento) erano, dopo il già menzionato atleta lodigiano salito per primo sul gradino più alto del podio, in ordine di arrivo: Ferretto, di Padova; Granello, di Trento; Tondin, di Borgo Valsugana di Trento; Sighele, di Trento. Classifica secondo il tabellino dei risultati pubblicato sul quotidiano torinese “La Stampa” del giorno dopo, 27 agosto 1934.  

Il cimento, in pieno Ventennio in orbace, assumeva una chiara connotazione politica oltre che sportiva. Poiché Benito Mussolini era particolarmente interessato alle prove natatorie non solo per avanguardisti e giovani fascisti, ma anche per atleti veri e propri, con sfide previste in diverse località del Belpaese, inclusa la città di Pescara, dove si nuotava nell'omonimo corso d'acqua. Ma gli appuntamenti più iconici erano soprattutto a Roma nel Tevere e a Torino nel Po. L'evento di Trento del 26 agosto 1934 era patrocinato dal vertice del fascio della zona e si ripeterà anche l’anno successivo, 1935, e poi ancora nel 1936, quindi finirà nel dimenticatoio.

La tradizione, epurata dai significati non puramente sportivi, verrà recuperata, a partire dal 2006, sempre a cura della Rari Nantes, benché in forma non competitiva. Verrà inserita in apertura delle feste Vigiliane trentine, tipiche del 26 agosto, celebrate in onore del patrono San Vigilio, caratterizzate anche dalla classica Zatterata, ovvero l’attraversamento della città, sempre nelle acque dell’Adige, ma a bordo di zattere costruite artigianalmente dai partecipanti, in piazzale Sanseverino. La vicenda delle traversate a nuoto di Trento del 1934, 1935, 1936, verrà raccontata, proprio da Manazzon, nelle 360 pagine del libro intitolato “I 60 anni della Rari Nantes Trento”, volume I dal 1930 al 1955, che verrà pubblicato dallo stesso sodalizio sportivo nel 1992.