26 dicembre

Oggi, ma nel 1959, a Roma, con la prima edizione del Gran premio Tor di Valle di trotto, da 10 milioni di lire di borsa in palio per il vincitore, veniva inaugurato l'ippodromo omonimo, nel quartiere con lo stesso nome. Sostituiva l'impianto di Villa Glori, che era in sistemazione per fronteggiare le necessità in vista delle Olimpiadi capitoline del 25 agosto-11 settembre 1960. Sul tracciato, reso pesante dalla pioggia, sui 2100 metri di distanza, si affrontavano Tornese, guidato da Sergio Brighenti, Crevalcore, condotto da Vivaldo Baldi, Icare IV, con Walter Baroncini sul sulky, Nievo, portato da Ugo Bottoni, e Silver song, alla frusta di Orlando Zamboni.

La vera sfida (in foto un passaggio della gara) era tra i primi due cavalli, ritenuti i Fausto Coppi e Gino Bartali del trotto, e i relativi driver: Tornese, che aveva la meglio piazzandosi al numero uno della classifica, di proprietà di Sebastiano Manzoni, e Crevalcore, appartenente a Paolo Orsi Mangelli. La terza piazza era di Icare IV. La costruzione dell'opera architettonica era basata sul progetto principale dell'archistar spagnolo Julio Lafuente, mentre la realizzazione era stata affidata prevalentemente all'ingegnere Aicardo Birago. Ma avevano collaborato in proporzione rilevante anche altri professionisti del design e del calcolo strutturale: Calogero Benedetti, Paolo Vietti Violi, Gaetano Rebecchini. Con 420mila metri quadrati di superficie risultava tra le fabbricazioni per competizioni ippiche più imponenti d'Europa e sicuramente quella con la pensilina paraboloide iperbolica (a 11 colonne) maggiore del mondo.

L'ippodromo, con pista da mille metri di lunghezza, capienza da 50mila posti dei quali 4mila a sedere, verrà chiuso alle gare il 30 gennaio 2013 e il 23 gennaio 2017 verrà chiuso l'accordo tra il proprietario, il costruttore Luca Parnasi, e la dirigenza della Roma calcio, per convertire la struttura in un nuovo stadio per la società sportiva giallorossa, dopo la precedente intesa siglata ad Orlando, in Florida, il 30 dicembre 2012.