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26 febbraio

Oggi, ma nel 1926, a Sestri Ponente, ancora Comune autonomo in provincia di Genova, nel cantiere navale Ansaldo, veniva varato il transatlantico Roma, appartenente alla flotta della Società di navigazione generale italiana con sede a Genova, che entrerà in funzione il 21 settembre successivo. Madrina del taglio del nastro era Edda Mussolini, figlia del Duce.

Il Roma (nella foto, proprio nella crociera di battesimo del mare) era la nave gemella del transatlantico Augustus, che però anziché essere alimentata a vapore era mossa da motori diesel. Anche la seconda era stata varata da Edda Mussolini. Il transatlantico Roma aveva 33mila tonnellate di stazza, lo scafo era stato interamente costruito in acciaio invece che in comune ferro, ed era stato suddiviso in ben 13 compartimenti stagni, numero che oltre ad essere scaramantico, aveva lo scopo di garantire la inaffondabilità, e questo aveva caratterizzato la gran parte dell'innovazione tecnologica e conseguentemente dell'investimento di spesa e delle apprensioni governative. Aveva un propulsore in grado di sviluppare a pieno regime 36mila cavalli vapore di potenza. Era caratterizzata da una capienza complessiva di 1700 posti, salvo i componenti dell'equipaggio che erano 25. Di questi 1675 passeggeri, 375 erano riservati ai viaggiatori di prima classe, 300 a quelli di seconda, altrettanti ai navigatori del cosiddetto livello intermedio, 700 erano per gli imbarcati a biglietto più economico, la terza classe.

Fino alla cerimonia di inaugurazione del transatlantico Rex, che avverrà l'1 agosto 1931, e che diventerà il fiore all'occhiello della produzione cantieristica tricolore per grandezza e per investimento in tecnologia, il transatlantico Roma sarà l'imbarcazione più imponente e capiente della marina mercantile nazionale.