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27 aprile

Oggi, ma nel 1941, a Lubiana, possedimento italiano, nella villa di famiglia del critico letterario Josip Vidmar, Boris Kidrič, Boris Ziherl e Aleš Bebler, per il Partito comunista sloveno, Josip Rus, per i Sokol,“i Falchi”,ossia la prima unione ginnastica della Slovenia, Tone Fajfar, per i socialisti cattolici, Ferdo Kozak, Franc Šturm e Josip Vidmar, per i Lavoratori culturali sloveni, fondavano il Fronte di liberazione del popolo sloveno. Vidmar ne sarà futuro presidente dal 14 gennaio 1943 al 27 aprile 1953. Anche se il processo di costituzione dell'organizzazione di rivendicazione della separazione della Slovenia dall'occupante nazifascista era iniziato il giorno precedente, 26 aprile 1941, il 27 aprile 1991, quando la Slovenia otterrà l'indipendenza, proprio la data del 27 aprile verrà consacrata come giornata di festa nazionale: a memoria dell'insurrezione (nella foto particolare di una fontana commemorativa slovena con incisa la data).

Il 6 aprile precedente la Germania di Adolf Hitler aveva attaccato la Jugoslavia, della quale la Slovenia era parte. Il 9 aprile il territorio sloveno era stato sottoposto al controllo amministrativo italiano, benchè inizialmente vi fosse anche una influenza magiara. Il centurione della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale e prefetto Emilio Grazioli era stato nominato regio commissario civile dei territori della Slovenia occupata. Poi, il 3 maggio successivo, verrà designato quale alto commissario della Provincia di Lubiana istituita proprio in quel giorno. Il 21 ottobre 1941 Grazioli diverrà anche segretario federale del neo costituito fascio di combattimento di Lubiana.

Gli obbiettivi politici dell’Of, acronimo di Osvobodilna fronta slovenskega naroda, erano sette ed erano guidati, già dalle prime battute, da una matrice comunista. Si trattava di: rivendicare il diritto del popolo sloveno alla auto-determinazione; ricercare la liberazione e l’unione del popolo sloveno, compresi gli abitanti di Trieste e di Gorizia, sul litorale, e della Carinzia, a Klagenfurt; perseguire l’unità dei popoli oppressi della Jugoslavia; considerare l’Unione sovietica come sostegno alla lotta di liberazione del popolo sloveno; vedere la liberazione come realtà possibile da attuarsi sulle ceneri dell’imperialismo; propugnare la ribellione, da attuarsi attraverso la lotta contro i padroni capitalisti; inseguire la fratellanza e la pace tra sloveni come risultato della lotta antimperialista.