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28 Agosto

Oggi, ma nel 1970, a Vietri di Potenza, nella omonima provincia, si svolgeva la prima visita ufficiale, da neo presidente del consiglio dei ministri, di Emilio Colombo, democristiano di grande caratura nazionale, originario proprio del capoluogo della Basilicata, classe 1920. Era stato designato come capo del governo il 6 agosto precedente, prendendo il posto di Mariano Rumor, altro esponente Dc, e rimarrà in carica fino al 17 febbraio 1972, quando verrà sostituito da Giulio Andreotti, sempre della Balena bianca. Il giro politico del nuovo premier si snodava nell'area industriale del comune di Tito, particolarmente in difficoltà, per chiudersi in piazza Mario Pagano, a Potenza, e nel cortile della chiesa del Sacro cuore, nell'incontro con i notabili dello scudo crociato lucani. Partiva in quel modo una pagina di politica dello sviluppo di una regione particolarmente sofferente del Mezzogiorno nazionale che avrebbe visto, proprio contando sull'appoggio di Colombo al vertice del governo, quello scatto in avanti fondamentale. Quello che era stato il più giovane padre costituente della Repubblica italiana, eletto il 16 luglio 1946, a soli 26 anni, era ben presto diventato un punto di riferimento diccì della zona (nella foto, particolare dell'intervento di Colombo al primo congresso organizzativo provinciale del partito, a Potenza, il 18-19 settembre 1949) e, dal 14 giugno 1952 al dicembre 1954, era anche stato primo cittadino proprio della sua città natale, dopo Pietro Scognamiglio e prima di Vincenzo Solimena. Inoltre, sotto il governo guidato da Colombo, l'1 dicembre 1970, nonostante l'opposizione della Dc, dell'Msi, della Sudtiroler Volkspartei e del Partito democratico italiano di unità monarchica, e con i voti favorevoli del Psi, del Partito socialista italiano di unità proletaria, del Pci, del Partito socialista democratico italiano, dei repubblicani del Pri, dei liberali del Pli, verrà approvata la legge numero 898 dell'1 dicembre '70, detta Fortuna-Baslini, sullo scioglimento del matrimonio, risultato della combinazione del progetto di legge di Loris Fortuna con quello presentato da Antonio Baslini, che istituirà, per la prima volta, il divorzio nel Belpaese.

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