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28 gennaio

Oggi, ma nel 1979, a Brembate, in provincia di Bergamo, a causa della piena del fiume Brembo, dovuta alla pioggia, crollava la parte centrale del ponte nuovo trascinando nel corso d'acqua, dopo un volo di 25 metri (nella foto particolare della notizia riportata sul quotidiano L'Eco di Bergamo del 29 gennaio 1979 con i ritratti dei malcapitati), la Volkswagen Golf bianca guidata da Alberto Riva, il proprietario della vettura, di 33 anni, che trasportava altre quattro persone. L'incidente causava 5 morti.

Le vittime, oltre al conducente, il più grande d'età, erano: Carmen Mazzola, di 21, la più giovane, Silvana Rota, di 22, Lorena Lecchi, di 24, Ezio Besana, di 24. Le ragazze erano originarie di Capriate San Gervasio, sempre nei dintorni di Bergamo, mentre i due ragazzi erano di Viganò, in provincia di Lecco. Erano stati a Zingonia, sempre in quel di Bergamo, in una pizzeria, per una festa di compleanno e si stavano spostando per tornare nelle rispettive case. Il cedimento, infatti, avveniva a mezzanotte e 46 minuti.

Il ritrovamento dei cadaveri sarà particolarmente difficoltoso, anche per l'interruzione della via di comunicazione e per la mancanza di illuminazione pubblica. Il corpo della Mazzola verrà rinvenuto 49 giorni dopo la sciagura. La Golf era stata inghiottita perché si trovava proprio nel mezzo del tratto sospeso sul Brembo e l'autista non aveva avuto scampo. Altri due uomini al volante di altrettante macchine, invece, erano riusciti a frenare, perché stavano per immettersi sul ponte, in entrambi i sensi di marcia, e a non precipitare, altrimenti il conteggio dei decessi sarebbe proseguito.