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28 marzo

Oggi, ma nel 1945, a Colorno, in provincia di Parma, in località Mezzano Rondani, veniva fucilata dai nazifascisti la staffetta partigiana Ines Bedeschi, conosciuta col nome di battaglia di Bruna, catturata, il 23 febbraio precedente, nei dintorni, mentre tentava di consegnare documenti ciclostilati in casa sua, abitazione divenuta centro di riferimento per il confezionamento di informative comuniste da parte dei partigiani della zona. Insieme a lei, di Conselice, in quel di Ravenna, del 1914, che aveva preso parte alla Resistenza nei giorni subito a ridosso dell'8 settembre 1943, venivano giustiziati dai tedeschi anche i partigiani Gavino Cherchi, di Ittireddu, in provincia di Sassari, del 1911, e Alceste Benoldi, di Parma, del 1909.

La soppressione verrà ricordata dal ceppo commemorativo in pietra (nella foto, particolare) apposto dall'amministrazione municipale di Colorno. Il corpo della Bedeschi veniva gettato nel fiume Po in segno di disprezzo. A Conselice, sul muro esterno dell'edificio adiacente quella che era stata la casa natale della Bedeschi, verrà posta la targa in marmo che onorerà la sua memoria, con l'iscrizione dettata dalla scrittrice e partigiana Renata Viganò, di Bologna, del 1900, autrice, nel 1949, per Einaudi, del romanzo autobiografico "L'Agnese va a morire", che, con uscita nelle sale cinematografiche italiane il 29 settembre 1976, avrà anche la trasposizione cinematografica nell'omonimo film del regista Giuliano Montaldo.

Le parole della Viganò erano queste: «Ines Bedeschi era nel fiore della vita e tutta intera voleva viverla, invece la dette da partigiana ad ogni cosa più cara rinunciò che non fosse la lotta dalle sue valli e monti di Romagna, andò dove era maggiore il bisogno, la presero i nazisti feroci e spaventati, la tortura non strappò dalla sua bocca rotta neppure un nome di compagno, infuriati i tedeschi la portarono sulla riva del Po, ma anche in un giorno di primavera, che era fatica morire, Ines Bedeschi non sentì la voglia di salvarsi col tradimento». L'11 settembre 1968 la Bedeschi verrà insignita della medaglia d'oro al valor militare, alla memoria, con decreto del Quirinale.