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3 Maggio

Oggi, ma nel 1970, a Roma, Papa Paolo VI proclamava santo Leonardo Murialdo, di Torino, spirato il 30 marzo 1900 (nella foto), fondatore, il 19 marzo 1873, della congregazione di San Giuseppe, approvata dalla Santa sede l'1 agosto 1904. Era beato dal 1963, sempre per volere dello stesso pontefice della canonizzazione, Giovanni Battista Montini. Classe 1828, era stato consacrato sacerdote dal 20 settembre 1851, dal 1866 rettore del Collegio degli artigianelli di corso Palestro 14, sempre nella città della Mole, fondato nel 1849 da don Giovanni Cocchi per offrire la possibilità ai ragazzi di strada di imparare un mestiere come il falegname, il tipografo, il rilegatore, il fabbro. Per ampliare il suo raggio d'azione aveva collaborato anche con l'Unione cattolica operaia, fondata, sempre nella città della Fiat auto, il 29 giugno 1871. Murialdo era considerato uno dei religiosi sociali che ebbero il loro nucleo operativo nel capoluogo piemontese tra il 1796 e il 1925 e la cui azione contro la povertà e in favore dell'assistenza degli orfani e dei bisognosi in generale, ma soprattutto l'educazione e l'avviamento professionale dei giovani, veniva fatta idealmente scaturire da quella compiuta dal beato Sebastiano Valfrè, durante l'assedio della città sabauda da parte dei francesi, nel 1706. Ovvero, i santi: Giuseppe Benedetto Cottolengo, Giuseppe Marello, Giuseppe Cafasso, Giovanni Bosco. E i beati: Francesco Faà di Bruno, Giuseppe Allamano, Pier Giorgio Frassati. La tomba di San Leonardo Murialdo verrà collocata all'interno della Chiesa della salute, sempre a Torino, appartenente dal 1927 alla congregazione dei Giuseppini del Murialdo, spiritualmente legata proprio all'assedio del 1706, che verrà inaugurata il 24 ottobre 1992.

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