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3 settembre

Oggi, ma nel 1706, a Torino, sul colle di Superga, a 672 metri sul livello del mare, dal quale scrutava strategicamente la cittadella che era assediata, dal 14 maggio precedente, da 44mila soldati francesi, comandati da Filippo II di Borbone, duca d'Orléans, il duca sabaudo Vittorio Amedeo II, detto La volpe savoiarda, poneva le basi per l’edificazione della basilica di Superga. Edificio religioso che diverrà iconico non solo per il comprensorio, ma per l’Italia intera. Il sovrano, inginocchiato davanti all’altare della Vergine nell’antica Cappella di Nostra Signora di Saropergia, che serviva per le celebrazioni liturgiche destinate ai pochi fedeli della collina, giurava proprio alla Madonna che, in caso di vittoria, accadimento che sarebbe stato possibile grazie all’arrivo, occorso proprio in quel giorno, da Vienna, del principe di Carignano Eugenio di Savoia, considerato l'ultimo grande condottiero di ventura, avrebbe fatto edificare in quel luogo di devozione mariana una sontuosa basilica in onore della madre di Gesù (nella foto, particolare, la scena nel dipinto, di autore ignoto, senza data, custodito nella chiesa torinese di Santa Cristina, in piazza San Carlo. Immagine tratta dall’archivio di Andrea Cherchi).

Dopo 117 giorni trascorsi sotto l'accerchiamento dei transalpini - vicenda che rientrava nella cosiddetta guerra di successione spagnola cominciata dopo la morte di Carlo II, ultimo re di Spagna della dinastia degli Asburgo, avvenuta l’1 novembre 1700 a Madrid - dei quali 5 trascorsi sopra Superga a spiare il nemico e pianificare l’attacco finale, arriverà la vittoria. Il 7 settembre successivo, in seguito allo scontro che si verificherà nell'area di Lucento e in quella di Madonna di campagna, i franco-iberici saranno costretti alla ritirata.

La sconfitta degli occupanti e la liberazione di Torino verrà ricordata, nell’immaginario collettivo, come quella resa possibile anche grazie all'eroico sacrificio del soldato Pietro Micca che si era fatto saltare in aria, il 30 agosto di quel 1706, per salvare la Mezzaluna del soccorso, importante fortificazione della cittadella. Il trionfo piemontese verrà considerato come l'inizio del Risorgimento nazionale. La basilica di Superga verrà costruita, a partire dal 20 luglio 1711, su progetto dell'architetto messinese Filippo Juvarra, molto vicino alla corte sabauda, ritenuto uno dei massimi esponenti europei dello stile tardo barocco. L'impresario del cantiere sarà lo stuccatore Pietro Filippo Somazzi. La nuova basilica verrà consacrata l'1 novembre 1731.