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30 GENNAIO

Oggi, ma nel 1873, a Parigi, veniva pubblicato, dall’editore Pierre Jules Hetzel, che ne curava anche le illustrazioni, “Le Tour du monde en quatre-vingts jour”, ovvero “Il giro del mondo in 80 giorni” dello scrittore francese Jules Verne. Il romanzo era già apparso a puntate nel 1872, come feuilleton sul quotidiano “Le Temps”.

Dopo la storica partenza dall’esclusivo Reform club londinese, per vincere la scommessa da 20mila sterline, il 2 ottobre 1872, nei primi sei giorni di peregrinazione, vi era ricompresa la tappa italiana (nella foto, particolare, David Niven, nei panni di Phileas Fogg, Shirley McLaine, quale principessa Adua, e Cantinflas, ovvero il messicano Fortino Reyes, nel ruolo di John Passepartout, in una scena tratta dal film, del 1956, “Il giro del mondo in 80 giorni”, del regista Michael Anderson, vincitore di cinque premi Oscar).

L’impresa prevedeva il passaggio in treno, dalla capitale transalpina, attraverso il traforo ferroviario del Frejus, nel valico del Moncenisio, aperto il 17 settembre 1871, da Modane a Bardonecchia, per raggiungere Torino, e poi dalla città savoiarda a Brindisi, dove giungevano il 5 ottobre.

Il tutto transitando per Piacenza, Bologna, Ancona, Castellammare Adriatico, Foggia, per 45 ore di ciuf ciuf della linea ferroviaria adriatica, da Ancona a Otranto, con l’ultimo tratto che verrà ultimato il 20 settembre di quel 1872, la corsa su strada ferrata necessitava per prendere il piroscafo a vapore “Mongolia” che portava Fogg e Passepartout a Suez, in Egitto, il 9 ottobre, navigando nel mare Adriatico e nel Mediterraneo. 

“Il Mongolia”, della Peninsular and Oriental Steam Navigation Company, era una nave ad elica e a falso ponte, che stazzava duemila ottocento tonnellate con la forza nominale di cinquecento cavalli, faceva regolarmente il tratto Brindisi- Bombay attraversando il canale di Suez…”, come scriveva il romanziere di Nantes, classe 1828, secondo il percorso detto “La valigia delle Indie”, che trasportava, su rotaia e mediante piroscafo, posta e passeggeri da Londra a Calcutta, via Dover, Calais, Brindisi, Bombay, dal 1870 e resisterà fino al 1914.

La prima edizione tricolore del capolavoro letterario di Verne arriverà nel 1974, edita dai fratelli Treves di Milano, con 57 incisioni e carta geografica.