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31 MAGGIO

Oggi, ma nel 1968, a Roma, in Campo dei fiori, a ridosso dell’ambasciata francese di Palazzo Farnese, venivano alzate le barricate, che verranno definite “sessantottine”, in solidarietà ai fatti del 25 maggio parigino, quando, nella capitale transalpina, le forze dell’ordine avevano represso nel sangue le proteste studentesche, per ordine del presidente della Repubblica Charles De Gaulle. I duri scontri romani con gli agenti di Pubblica sicurezza, che caricavano la folla e usavano il manganello, conferivano alla Città eterna il clima da guerriglia urbana. Ed avevano ampia risonanza mediatica in tutto il Belpaese. L’episodio si concludeva in serata con 20 feriti, 4 arresti e 50 persone fermate. I finiti in manette erano: Claudio Sciannoni, di 25 anni; Maria Rosaria Giardino, di 22; Andrea Lombardi, di 17; Poggio Lancellotto, di 23. I primi tre erano imputati di blocco stradale mentre il quarto era considerato reo di resistenza e di violenza. Le operazioni erano dirette personalmente dal prefetto Angelo Vicari, capo della Polizia dal 10 ottobre 1960.

Durante i tafferugli venivano picchiati anche i giornalisti e i fotografi che erano sul luogo per documentare gli accadimenti. Tra questi vi erano Alvaro Benedetti del quotidiano socialista “Avanti!”, e Taddeo Conca dell’organo del Pci “l’Unità”. Già in serata gli studenti avviavano la raccolta fondi pensata per risarcire le bancarelle dei commercianti della zona che erano state danneggiate durante la sommossa. Il corteo era partito da piazza Esedra, dove già il 12 maggio precedente si era verificata una situazione analoga, dopo il comizio congiunto tenuto dall’esponente della direzione centrale del Partito comunista italiano, Alessandro Natta, e dal segretario nazionale del Partito socialista di unità proletaria, Tullio Vecchietti. Il giorno dopo “l’Unità” titolerà, in seconda pagina, “Roma democratica a fianco del popolo francese” (nella foto, particolare), resocontando come nel corteo ci fossero migliaia di striscioni e di bandiere rosse e come fosse stato dato alle fiamme il fantoccio pluri-medagliato del generale De Gaulle. Il giorno seguente, 1 giugno, una manifestazione simile si terrà a Torino, promossa dal Pci, con l’intervento di Luigi Longo, segretario generale del Partito comunista italiano, sempre in appoggio alle rivendicazioni avanzate dagli universitari d’Oltralpe della Sorbonne.