4 Agosto

Oggi, ma nel 2007, nel parco delle Groane di Garbagnate Milanese, in provincia di Milano, veniva scoperto il cadavere (nella foto) di Francesco Carvelli, di 21 anni. Era il figlio di Angelo Carvelli, boss legato alla 'ndrangheta, recluso nel penitenziario di Opera per associazione mafiosa e omicidio. Prima di essere ucciso, con 5 colpi di pistola Beretta modello 1935, calibro 7,65, il giovane, considerato figlio d'arte della malavita del posto, che controllava la piazza di smercio della polvere bianca di via Aldini, a Quarto Oggiaro, era stato picchiato e ammanettato ad un albero. Fatale era stato il proiettile indirizzato alla testa. La scomparsa era stata denunciata il giorno precedente, 3 agosto, ai carabinieri dalla convivente, Desirèe Ricatti. La vittima aveva un appuntamento con Lollo Casati, al Centro commerciale Metropoli di Nova Milanese. Leonardo Casati doveva consegnare a Carvelli 100mila euro, in banconote da 500 euro. Erano i proventi dello spaccio di cocaina del clan Carvelli, originario di Petilia Policastro, in quel di Crotone, in Calabria, ripuliti proprio da Casati, in collaborazione con i nomadi del tristemente noto campo di via Negrotto del capoluogo lombardo. Verrà arrestato Leonardo Roberto Casati, detto "Lollo lo zoppo", di Milano, classe 1969, e, il 23 marzo 2009, verrà condannato a 20 anni di carcere, con rito abbreviato, ma solo per aver partecipato al presunto rapimento di Carvelli e all'interrogatorio poi sfociato nel sangue e non come esecutore materiale del delitto. I veri assassini, ritenuti con buona probabilità due slavi ruotanti intorno al già menzionato campo nomadi meneghino, non verranno identificati. Di fatto il regolamento di conti, dovuto al tentativo di appropriarsi dei proventi del traffico di cocaina con epicentri a Torino e a Milano, rimarrà senza un colpevole assicurato alla giustizia. Una delle ipotesi più accreditate dai magistrati risulterà quella della soppressione dopo il tentativo di rapina, grazie alla soffiata fatta proprio da Casati, che avrebbe venduto Carvelli, sia per soldi, complessivamente 300mila euro, che per salvare la propria posizione.

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