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4 SETTEMBRE

Oggi, ma nel 1921, a Montichiari, in provincia di Brescia, sul circuito cittadino ancora aperto al traffico, veniva disputata la prima edizione del Gran premio d’Italia d’automobilismo, riservato alla massima serie e destinato a divenire un appuntamento classico della futura Formula 1, il quarto più antico al mondo dopo le analoghe prove di Francia, datato 1906, di Spagna, risalente al 1913, e di Russia, in calendario dallo stesso 1913.

Ad aggiudicarsi la gara di Montichiari, riservata alle vetture da 3000 cm³, era il francese Jules Goux, di Valentigney, classe 1885, su vettura transalpina Ballot 3L (nella foto, particolare, Eduard Ballot, proprio in quella occasione, al rudimentale box, fiero del successo della sua auto, dall’archivio Asi-Automoclub storico italiano di Torino), equipaggiata con pneumatici Pirelli, su 30 giri del tracciato, lungo 17,30 chilometri, pari a 519 chilometri complessivi. Goux, che il 30 maggio 1913, su Peugeot L76, era stato il primo europeo a trionfare alla 500 miglia di Indianapolis, meritava anche la Coppa Florio, giunta alla quinta edizione.

I tre gradini del podio erano tutti occupati da francesi: dopo il già menzionato Goux la seconda piazza andava a Jean Chassagne, anche lui su Ballot 3L, e la terza posizione spettava a Louis Wagner, al volante di una Fiat 802. Per leggere un nome ed un cogno tricolori bisognava arretrare nella quarta casella dell’ordine d’arrivo e incontrare Ralph De Palma.

A l’italico Pietro Bordino, su Fiat 804 -che farà suo il secondo Gran premio d’Italia, quello del 10 settembre 1922, che verrà organizzato a Monza, circuito realizzato proprio in quell’anno che, salvo che per 1937, quando il gran premio d’Italia si sposterà a Livorno, per il 1947, quando approderà a Milano, per il 1948, che vedrà come teatro Torino, e per il 1980 che toccherà a Imola, diverrà la sede definitiva- spettava il miglior giro veloce in 6 minuti 54 secondi e 2 primi.

L’evento bresciano era costellato anche da esibizioni su aeroplani e in sella a motociclette che si cimentavano nel Gran premio delle nazioni. L’evento su quattro ruote a motore registrava anche l’incidente di Enzo Ferrari che, in veste di pilota, nelle prove per le gare della categoria “gentlemen-driver”, ovvero i non professionisti, del 9 settembre successivo, sulla provinciale Gedi-Montichiari, investirà una mucca mentre sfreccerà a bordo della sua Alfa Romeo, che finirà fuori strada, e verrà poi trasportato in ospedale benché senza riportare gravi ferite.