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5 Febbraio

Oggi, ma nel 1981, a Padova, nel quartiere Bassanello, vicino al greto del torrente Scaricatore, il gruppo di fuoco dei nuclei armati rivoluzionari, organizzazione terroristica neofascista, capeggiato da Giuseppe Valerio Giusva Fioravanti, uccideva il carabiniere Enea Codotto, di 25 anni, e l'appuntato dell'Arma Luigi Maronese, di 23. Nello scontro a fuoco con i militari rimaneva ferito alle gambe lo stesso Fioravanti che poi veniva arrestato nella stessa giornata. I Nar erano in quel posto per tentare di recuperare un loro borsone pieno di armi, nascosto precedentemente proprio vicino al corso d'acqua. Nella sparatoria venivano coinvolti anche Cristiano Fioravanti, fratello minore di Giusva, Francesca Mambro, originaria di Chieti e compagna non solo di militanza, ma anche di vita di Giusva, Gilberto Cavallini, Giorgio Vale, Gabriele De Francisci. I due rappresentanti della Benemerita (nella foto, il cadavere di Codotto sul luogo del duplice delitto), erano originari di Latisana, in provincia di Udine, Codotto, e di Treviso, Maronese. Il 29 gennaio 1982 verranno entrambi insigniti della medaglia d'oro al valor militare alla memoria. Il 5 febbraio 2004, a Padova, la caserma del comando provinciale dei carabinieri verrà intitolata a loro due per onorarne il ricordo. Fioravanti, dopo essere finito in manette, non riuscendo a fuggire, ed essere stato condannato a otto ergastoli per 93 omicidi _ inclusi quelli inerenti l'attentato dinamitardo alla stazione ferroviaria di Bologna del 2 agosto 1980, sulla cui colpevolezza dei Nar resteranno dubbi _ sconterà in cella 26 anni e tornerà libero nell'aprile 2009.

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