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5 Maggio

Oggi, ma nel 1972, a Cinisi, in provincia di Palermo, in direzione dell'aeroporto di Punta Raisi, si schiantava il DC-8 "Antonio Pigafetta", del volo civile Alitalia AZ 112 (nella foto, i resti), decollato da Roma Fiumicino, nella fase di atterraggio. Operazione compiuta dal primo ufficiale di bordo Bruno Dini, agli ordini del comandante Roberto Bartoli che era alla radio per il collegamento con la torre di controllo. L'impatto avveniva contro la Montagna Longa, alta 975 metri, e posta al confine col territorio di Carini, sempre nel palermitano. L'incidente causava 115 vittime, tra i 108 passeggeri più i 7 componenti dell'equipaggio. Trasportava per lo più cittadini che tornavano, dalla Capitale, nei centri di nascita per votare alle elezioni politiche del 7 ed 8 maggio successivi. Secondo l'ipotesi accreditata nel processo di Catania -che si concluderà in una bolla di sapone per insufficienza di prove e con la responsabilità principale scaricata sulla disattenzione del pilota, ormai deceduto- la collisione sarebbe avvenuta per errore umano, nella manovra, dovuto allo spostamento del radiofaro PAL sul Monte Gradara, sopra Borgetto, ancora in quel di Palermo, avvenuto da poco. Per la pista numero due, invece, portata avanti da Maria Eleonora Fais, sorella di Angela Fais, una delle vittime della sciagura, il velivolo sarebbe stato fatto esplodere da una bomba, scoppiata anzitempo, perché sarebbe dovuta deflagrare sul piazzale dell'aerostazione del capoluogo siciliano. L'ordigno sarebbe presumibilmente stato piazzato dalla manovalanza di un'alleanza tra mafia locale e organizzazioni di estrema destra. Mossa studiata per influenzare l'esito del voto, che risultava con previsioni di crescita della componente neofascista, soprattutto nella principale città dell'isola. La terza ipotesi, che verrà proposta da Antonino Borzi, generale dei carabinieri che nell'accadimento aveva perso il fratello Rosario, paventava la possibilità che l'aereo fosse rimasto investito dal fuoco di un'esercitazione Nato. Come comproverebbero i fori, equiparabili a proiettili, rinvenuti su una delle due ali del Douglas.

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