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5 Marzo

Oggi, ma nel 1982, a Roma, in piazza Irnerio, Livio Lai e Francesca Mambro, esponenti dei Nuclei armati rivoluzionari, uccidevano, con due colpi di fucile d'assalto, lo studente Alessandro Caravillani, di 17 anni. Il gruppo di fuoco dei Nar era composto, in quel frangente, oltre che dai due esecutori materiali dell'omicidio, anche da Giorgio Vale, Walter Sordi, Stefano Procopio, Roberto Nistri, Ciro Lai, Fabrizio Zani. Avevano appena messo a segno la rapina di autofinanziamento nella filiale della Banca nazionale del lavoro, situata proprio nella stessa piazza, e si stavano coprendo la fuga sparando sulla folla. Il colpo esploso da Livio Lai, rimbalzando sul selciato, aveva messo in ginocchio la vittima che poi era stata finita (nella foto il corpo senza vita del ragazzo mentre le forze dell'ordine eseguivano i rilievi) da Francesca Mambro. Caravillani, che frequentava il quarto anno del liceo artistico di piazza Risorgimento, moriva sul colpo. Al processo, che verrà denominato Nar 2, Livio Lai ammetterà la sua colpevolezza, anzi sosterrà di aver inferto il colpo di grazia, mentre la Mambro, abruzzese di Chieti, negherà di essere stata lei a causare la morte di Caravillani, addossandosi la responsabilità di altre uccisioni, ma non di quella. Verranno comunque entrambi condannati all'ergastolo anche per questo delitto, che si sommerà ad altri, da loro compiuti sempre sotto la sigla dell'organizzazione terroristica neofascista capeggiata da Giuseppe Valerio "Giusva" Fioravanti, compagno di vita della Mambro.

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