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5 Settembre

Oggi, ma nel 1958, a Milano, al Palasport, si consumava lo storico pareggio nell'incontro di pugilato tra Duilio Loi, detentore del titolo europeo dei pesi leggeri, ovvero entro i 61,24 chilogrammi per i professionisti, e Mario Vecchiatto, sfidante (nella foto, tratta dalla rivista settimanale "Il Campione", nel numero uscito nelle edicole subito dopo il match, a destra, mentre stringeva la mano a Loi, a sinistra, al termine della sfida), del 1931, di Udine. Il pugile triestino, classe 1929, era in possesso della cintura di campione d'Europa di categoria dal 6 febbraio 1954. L'aveva strappata, sempre nel capoluogo lombardo, al danese Jørgen Johanssen, del 1922, di Copenhagen. Quello meneghino verrà considerato il miglior combattimento in assoluto di Vecchiatto, che era stato capace di costringere al pareggio il fuoriclasse Loi. Ma l'inatteso verdetto non gli consentiva comunque di portare a casa il trofeo ambito. Dovrà attendere il 24 ottobre 1959, quando, sempre nella città ambrosiana, batterà il franco-algerino Lahouari Godih, del 1929, di Oran, per squalifica, all'ottava ripresa. Conserverà il primato europeo fino al 29 marzo 1960, quando, a Wembley di Londra, verrà sconfitto dal britannico Dave Charnley, soprannominato "The Dartford Destroyer", del 1935, appunto di Dartford. Vecchiatto aveva esordito come professionista, il 4 settembre 1954, al Vigorelli di Milano, sconfiggendo Piero Schettino. Chiuderà la carriera, il 18 luglio 1963, a Lignano Sabbiadoro, buttando giù Franco Brondi. In tutto avrà disputato 77 incontri da "pro", con 59 vittorie, 19 delle quali per ko, 9 sconfitte, 2 delle quali per ko, 9 pareggi. Quanto a Loi, si approprierà del titolo mondiale dei pesi welter juniors, entro i 63,50 chilogrammi, l'1 settembre 1960, ancora a Milano, allo stadio San Siro, suonandole al portoricano Carlos Ortiz, del 1936, di Ponce, ai punti, dopo quindici riprese. Nella serata del 5 settembre 1958 c’era in programma, oltre all'esibizione dei "big" Loi e Vecchiatto, pure il confronto tricolore, minore, ma altrettanto seguitissimo, tra il marchigiano Italo Scortichini, del 1929, di Fabriano, in provincia di Ancona, e il pugliese Angelo Brisci, del 1927, da Monteparano, in quel di Taranto. Che erano due ottimi atleti che avevano avuto solide esperienze in America, dove soprattutto Scortichini, il campione italiano dei pesi medi in carica, entro i 72, 57 chilogrammi, per aver avuto la meglio sul friulano Gino Rossi, del 1928, di Pordenone, a Milano, il 27 aprile 1958, aveva incontrato i più forti welter e medi del mondo. In quella occasione Scortichini mandava ko Brisci alla terza ripresa: conservando il titolo.

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