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6 AGOSTO

Oggi, ma nel 1926, a Kingsdown, nel Regno unito, la statunitense Gertrude “Trudy” Ederle, in 14 ore e 39 minuti, batteva il record di nuoto, di 16 ore e 23 minuti, dell’italiano Enrico Tiraboschi, stabilito il 12 agosto 1923, nell’attraversare il canale della Manica.

La Ederle era partita, alle 19 del giorno precedente, da Cap Gris Nez, in Francia. Indossava un costume composto da due pezzi, contrariamente all’abitudine sportiva del tempo di utilizzare l’intero per le donne. Aveva il corpo totalmente cosparso di abbondante grasso anti sfregamento e con funzione anche di isolante e repellente per le meduse (nella foto, particolare, l’allenatore Thomas William Burgess intento proprio a spalmarle la pomata prima della partenza della sfida, nello scatto proveniente dall’archivio Getty), occhiali da motociclista modificati per l’occasione.

La Ederle aveva provato già, il 2 luglio 1925, ma aveva dovuto abbandonare il tentativo durante il tragitto per via della corrente avversa. Era la prima esponente del gentil sesso a riuscire nell’impresa di completare l’attraversamento dell’iconico tratto di mare. Era scortata dall’incrociatore “L’Alsace”, che trasportava anche i giornalisti.

L’impresa della Ederle -di New York, classe 1905, soprannominata anche “La regina delle onde”, già campionessa olimpica ai Giochi a cinque cerchi di Parigi del 1924, avendo conquistato tre medaglie, bronzo nei 100 metri stile libero, bronzo anche nei 400 metri stile libero, oro nei 4 x 100 a staffetta stile libero- avrà risonanza planetaria e sarà paragonabile a quella del britannico Matteh Webb che, il 25 agosto 1875, era stato il primo a centrare l’attraversamento del canale, da Dover a Calais, a bracciate e pinnate, in 21 ore e 45 minuti.

Tiraboschi era originario di Trescore Balneario, in provincia di Bergamo, poi era stato naturalizzato argentino, era del 1887, discendente del garibaldino bergamasco Emanuele Maironi, aveva tentato per la prima volta di attraversare La Manica nel 1922, fallendo dopo 19 ore in acqua, a causa della stanchezza e del mare agitato. Dopo il suo successo, invece, il 20 agosto 1923, a Roma, era stato nominato da Benito Mussolini Cavaliere della corona d’Italia. Facendo suo il risultato agonistico, il 12 agosto 1923, Tiraboschi aveva anche infranto il primato precedente, fissato proprio da Burgess, del 6 settembre 1911, di 22 ore e 35 minuti, quando era stato il secondo atleta dopo Webb a portare a termine l’intrapresa agonistica.