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6 Aprile

Oggi, ma nel 1875, a Vigonza, in provincia di Padova, in località Prati, si svolgeva la grande parata militare a cavallo organizzata per sigillare il ritrovato corso delle relazioni diplomatiche tra regno d'Italia e impero asburgico e soprattutto il mettere da parte le ancestrali rivalità dopo la vittoria italiana nella terza guerra d'indipendenza, combattuta dal 20 giugno al 12 agosto 1866, proprio contro l'Austria. Risultato che seguiva le altre due tornate belliche indipendentiste, sempre contro gli austriaci, dal 27 aprile al 12 luglio 1859, e dal 23 marzo 1848 al 22 agosto 1849. Il 20 maggio 1882, a Vienna, questo antefatto di Vigonza porterà, anche, alla stipula della Triplice alleanza: proprio tra Italia, Austria e Germania. Ma il 23 maggio 1915 ci sarà la dichiarazione di guerra, nell'ambito del primo conflitto mondiale, che vedrà le due potenze, Italia e Austria, nuovamente contrapposte. Alla testa delle manovre di Vigonza c'erano i due sovrani: Vittorio Emanuele II e Francesco Giuseppe (nella foto, i due regnanti in sella ai loro destrieri, nel particolare di una incisione coeva) con il rispettivo stato maggiore. Per l'occasione erano 20mila i soldati in sfilata, su 300mila metri quadrati, davanti a 70mila spettatori arrivati dal circondario per godere di uno spettacolo marziale durato 5 ore, cominciato a ridosso della tarda mattinata e terminato nel pomeriggio. Alle 18 era seguito il sontuoso banchetto a palazzo reale. il primo re d'Italia e l'imperatore d'Austria-Ungheria erano giunti a Vigonza, scortati dal drappello dei dignitari di corte, in treno, da Venezia, dove, in piazza San Marco, il giorno precedente, 5 aprile, si era celebrato il primo abboccamento tra le due teste coronate, contornato dalla quadriglia. Ma per il carosello era stato necessario spostarsi a Vigonza, dove erano presenti 158 campi demaniali -che verranno risarciti dal governo con 425 lire complessive per il danno causato dagli zoccoli dei cavalli e dal calpestio dei fanti- spazio sufficientemente ampio per la parata, perchè piazza San Marco era inadatta. Il giorno dopo, 7 aprile, "Cecco Beppe" ripartirà per Malamocco di Venezia, dove si imbarcherà sullo yacht imperiale Miramar. Il 16 aprile successivo l'amministrazione municipale di Vigonza delibererà la realizzazione, nella zona lambita dall'evento, di un obelisco commemorativo della storica giornata, successivamente corredato da iscrizione celebrativa.

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