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6 Maggio

Oggi, ma nel 1967, a Roma, in Vaticano, Papa Paolo VI riceveva una delegazione di giornalisti e personaggi dello spettacolo del momento. Tra loro c'erano anche le attrici cinematografiche italiane, benché nate a Beirut, in Libano, e a Tunisi, in Tunisia, Antonella Lualdi, al secolo Antonietta De Pascale, classe 1931, e Claudia Cardinale, icona italiana degli anni Sessanta a livello internazionale (nella foto, al cospetto del sommo padre, la Lualdi a sinistra, dietro la Cardinale), del 1938. I due volti femminili del cinema italico, benché destinate a trascorrere buona parte della loro esistenza e carriera a Parigi e in Francia in generale, indossavano la minigonna, come loro abitudine nella quotidianità, anche secondo il costume del periodo. Ed era la prima volta che, in una visita ufficiale nello Stato pontificio, venisse sfoderata la gonna sopra il ginocchio, almeno 15 centimetri più corta, vietata dal pontefice Giovanni Battista Montini perché ritenuta un capo di abbigliamento femminile non rispettoso del ruolo e della dignità della donna secondo i canoni della religione cattolica. Per non urtare il decoro dei luoghi sacri e degli edifici pubblici, ma anche implicitamente per evitare presumibili distrazioni dei fedeli durante le cerimonie religiose, la Santa sede aveva inasprito il rispetto delle già ferree norme di ingresso nei luoghi intorno alla dimora papale, tra cui la basilica di San Pietro e i musei vaticani. E la Chiesa si era anche ripetutamente espressa contro questa tendenza del vestiario dell'epoca della contestazione femminile. Ma in quella occasione le guardie svizzere avevano ricevuto l'ordine di lasciar passare le due celebrità, anche per smorzare la presumibile polemica mediatica che ne sarebbe scaturita qualora fossero state respinte. Ma la decisione suscitava scalpore ugualmente, benché in senso contrario.

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