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8 DICEMBRE

Oggi, ma nel 1977, in tutta Italia, il brano “Solo tu”, dei Matia Bazar, cantato da Antonella Ruggiero, era in vetta alla classifica nazionale dei singoli. Il 31 dicembre successivo chiuderà la hit italiana dei 45 giri di quell’anno in terza posizione, dietro ad “Amarsi un po’”, di Lucio Battisti, al numero uno, e “Ti amo”, di Umberto Tozzi, in seconda piazza. Il pezzo era uscito nel disco “Solo tu/Per un minuto e poi …”, pubblicato dall’etichetta discografica Ariston nell’estate precedente, ma aveva faticato ad entrare nella top ten, risultato che aveva poi ottenuto a novembre, ma sempre rimanendo nella parte bassa della classifica, fino all’esplosione, che era giunta in concomitanza con la festività dell’Immacolata concezione.

La canzone, che come altri successi che arriveranno doveva molto all’impressionante estensione vocale della Ruggero, verrà poi inserita nella raccolta “L’oro dei Matia Bazar-Solo tu”, che sarà anche la prima compilation della band, contenente 9 tracce, che centrerà il quarto posto nella classifica delle raccolte più vendute nel 1978 nel Belpaese. La formazione (nella foto, particolare, proprio nel '77) di “Solo tu” era composta, oltre che dalla già menzionata vocalist, da Carlo Marrale, alla chitarra e come seconda voce, da Aldo Stellita, al basso, da Pierangelo Cassano, alla tastiera e come terza voce, da Giancarlo Golzi, alla batteria.

Erano tutti genovesi tranne Stellita, che era originario di Campobello di Mazara, in provincia di Trapani, e Golzi, che era nativo di Sanremo. La loro unione era sorta proprio nella città della Lanterna, due anni prima, nel 1975, dall’accorpamento di tre componenti dei Jet, ovvero Marrale, Cassano e Stellita, con la cantante “Matia”, ossia la Ruggero. Poi c’era stato l’arrivo di Golzi, proveniente dai Museo Rosenbach, che era approdato dopo l’uscita del primo vinile dei Matia Bazar, “Stasera … che sera”, nell’incisione del quale aveva impugnato le bacchette Paolo Siani, dell’Ariston records. Il gruppo vincerà per la prima volta il Festival di Sanremo, il 28 gennaio 1978, nell’edizione numero 28, portando sul palco del teatro Ariston “… e dirsi ciao”.

Il trionfo arriverà dopo la partecipazione piuttosto incolore, da esordienti, nell’edizione 1977 -che era stata vinta dagli Homo sapiens, con “Bella da morire”-, che era avvenuta con “Ma perché”. Poi si ripeterà, nella kermesse canora della Città dei fiori, nel 2002, con “Messaggio d’amore”, ma con Silvia Mezzanotte al microfono. Lei si farà strada dopo l’abbandono di Laura Valente, che a sua volta sostituirà la Ruggiero che mollerà nel 1989, per dedicarsi al percorso da solista.

Nel frattempo, il 5 febbraio 1983, “Vacanze romane”, ritenuta dagli addetti ai lavori la migliore canzone della produzione del gruppo, si piazzerà al quarto posto nell’edizione numero 33 del Festival sanremese -che sarà vinta da Tiziana Rivale, con “Sarà quel che sarà”- e si aggiudicherà il premio della critica.