Curarsi i denti in ospedale per combattere la crisi

Quando i soldi non bastano, la cura della propria salute viene messa in secondo piano. La prima cosa ad essere trascurata è la bocca, ma è un errore che è meglio non commettere perché i denti sono un patrimonio da salvaguardare.

 

E allora, vediamo come si può arginare il problema delle cure troppo costose, rivolgendosi alle strutture pubbliche. Ospedali e distretti sanitari offrono una serie di servizi più accessibili di quello che normalmente si pensa, sia in termini di costi che di tempi di attesa. E se per la prima visita si rischia di aspettare un po' (circa un mese), una volta a regime con le cure questo problema dovrebbe risolversi.

 

Le prestazioni vengono eseguite da specialisti qualificati, con materiali di prima scelta e garanzia di igiene. Su quest'ultimo punto, gli ospedali pubblici assicurano “una sicura sterilizzazione dei ferri attraverso processi controllati”. Ad oggi, tutte le strutture sanitarie pubbliche sono fornite di autoclave per la sterilizzazione degli strumenti, così come dovrebbe essere nei privati. In alcuni ospedali, come in quello di Pescara, c’è anche il servizio centralizzato per la sterilizzazione.

 

Ma vediamo quali sono i costi per le diverse prestazioni. Per i pazienti con alcune patologie gravi come leucemie e diabete insulino dipendente, i servizi sono gratuiti. Per gli altri utenti, i costi sono contenuti: 20,66 euro per la prima visita (ortodontica, odontoprotesica o odontoiatrica), da prenotare, con ricetta bianca, telefonando al Cup della Asl di riferimento; 12 euro circa per le successive visite di controllo (gli appuntamenti di solito vengono assegnati attraverso agende interne dei singoli specialisti); la pulizia dei denti costa 9,27 euro; l’estrazione 16,27 euro; l’otturazione 18,59 euro, se più complessa 34,86 euro; l’estrazione del dente del giudizio 30,21 euro.

 

Twitter: @Melissa_Di_Sano