Ho perso le chiavi! Ma capita solo a me??? Ecco le 8 regole per ritrovare le cose

Spazzolini elettrici, pigiami, fedi nuziali, sex toy e dentiere. La lista degli oggetti smarriti negli hotel è lunga e piena di stranezze. Per non parlare di ciò che giace dimenticato nei depositi degli aeroporti. A Fiumicino attendono che il loro proprietario torni a prenderli, piumoni per il letto, tavole da surf, una sedia a dondolo, tamburi africani e pile di libri. Se capita anche a voi di perdere “momentaneamente” chiavi, agende e cellulare, vi svelerò gli otto consigli utili di uno dei massimi esperti nell'arte del ritrovare. Il suo nome è Michael Solomon, professore di Baltimora, autore di “Come ritrovare gli oggetti smarriti”, e unico docente al mondo di una nuova disciplina chiamata “findologism”, vale a dire l'arte del ritrovare.

Primo: non precipitatevi a cercare subito, sull'onda emotiva dello stato d'ansia la ricerca non avrà l'esito desiderato. Fermatevi un attimo, bevete un tè e aspettate che vi venga un'idea.

Secondo: non esistono oggetti persi, ma solo cercatori non sistematici, perché spesso le cose sono proprio lì dove dovrebbero essere, e il più delle volte quel posto è sotto il vostro naso. Prendete in considerazione anche l'ipotesi che qualcuno li abbia trovati prima di voi e messi nel posto giusto per farvi un favore.

Terzo: occhio alla cosiddetta “deriva domestica”, ovvero la tendenza a lasciare qualcosa ovunque sia stato utilizzato l'ultima volta. Il trucco è ricostruire il passato prossimo, cercando di focalizzare le ultime volte che avete avuto bisogno di quel determinato oggetto e lo avete utilizzato.

Quarto: attenzione all'effetto “camouflage”, quella capacità che hanno gli oggetti che cerchiamo di mimetizzarsi! Le chiavi dell'auto sono proprio sul tavolo dove ricordate di averle appoggiate, ma sono nascoste sotto una borsa o un giornale.

Quinto: rimanete concentrati sull'Eureka Zone, cioè nelle vicinanze del posto giusto. Cercate intorno al punto in cui dite di aver appoggiato gli occhiali, è inutile allontanarsi, perché la maggior parte degli oggetti si smarriscono entro mezzo metro di distanza da dove dovrebbero essere. Allora tracciate un cerchio immaginario ed esplorate la zona meticolosamente.

Sesto: mai perlustrare lo stesso posto due volte, è un'inutile perdita di tempo e vi allontana dall'obiettivo. Cercate una volta sola, a colpo sicuro, non vagate guardando dappertutto.

Settimo: se dopo aver seguito questi suggerimenti e dopo diversi tentativi, non salta fuori nulla, allora non è colpa vostra. L'ombrello lo ha preso vostro figlio, o un collega, senza avvertirvi.

Ottavo (quando proprio non c'è più niente da fare): “Que sera sera”, ovvero mettetevi l'animo in pace! Perché se la sorte sceglie di separarci da qualcosa che possediamo, non rimane che rassegnarsi. E soprattutto perché le cose sbucano fuori all'improvviso proprio quando le abbiamo date per perse definitivamente.

Esiste poi un modo tutto nuovo per perdere le cose, e riguarda il nostro mondo virtuale (nemmeno tanto però). Chissà quanti minuti sprechiamo alla ricerca della password dimenticata della nostra posta personale o aziendale, dell'accesso a Facebook, Twitter, PayPal, UgoItalia o TopTal. Per questo disagio non è stata ancora trovata una soluzione. Magari possiamo segnare le password in un'agendina segreta...ma se poi la perdiamo???