Il grazie a Chiodi e Cialente

Il presidente della giunta regionale e commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi quando polemizza riesce a dire qualche verità di solito taciuta. Ieri nel corso di una conferenza stampa si è lamentato del fatto che gli aquilani non gli hanno detto grazie per l'abbattimento del 60 per cento sulla restituzione delle tasse e per la straordinaria cifra di 3 miliardi (ma chi l'ha visti?) che sarebbero arrivati all'Aquila dopo il terremoto. Chiodi è l'esempio plastico di come ragionano i politici: non lavorano in maniera disinteressata e con spirito di servizio per il bene comune ma per ingraziarsi i sudditi. Ciò che è dovuto diventa un favore, una concessione. Io non ti do qualcosa perchè ti spetta o perchè lo ritengo giusto ma perché poi pretendo un grazie, e magari alla fin fine anche un voto alla prossima tornata elettorale. Chiodi ha avuto almeno il coraggio di mostrare pubblicamente qual è la mentalità che regna nelle stanze del potere. Il sindaco Cialente invece, continua a mostrarsi come un eroe che lotta contro i marosi. Due modi diversi di atteggiarsi ma alla fine con lo stesso obiettivo: tenere stretta la poltrona. Grazie a Chiodi e Cialente per quello che fanno per la povera plebe. E scusate il disturbo.