Le gambe e la sindrome della "classe economica"

Nei paesi occidentali, la diffusione di insufficienza venosa tra le donne tocca punte del 55 per cento. Solo in Italia, sono oltre 9 milioni quelle che soffrono di questo disturbo: le più colpite hanno tra i 35 e i 40 anni o più di 60 anni. D'estate, le cose peggiorano perché il caldo e i viaggi sono nemici delle gambe. Esiste un problema conosciuto addirittura col nome “sindrome della classe economica”.

Può colpire chi fa un lungo viaggio aereo (più di cinque ore) su un sedile che non consente di allungare gli arti. La circolazione nelle vene può rallentare e a volte possono formarsi trombi o coaguli di sangue, che in rarissimi casi finiscono per causare un'embolia. Anche se questa evenienza è davvero rara, meglio fare attenzione a sintomi come crampi, dolore, gonfiore e calore a una sola gamba. In generale, queste sono le regole per viaggi sicuri per le gambe, anche in auto o in treno: non accavallate le gambe, indossate abiti comodi non costrittivi e scarpe morbide di cuoio, alzatevi di tanto in tanto e sgranchite le gambe.

E una volta arrivati a destinazione? Il primo gesto che si fa quando ci si accorge che le gambe sono gonfie è toccarle, ed è la cosa giusta. Questa reazione istintiva indica un possibile ed efficace metodo di cura: l'azione delle mani sui tessuti congestionati, infatti, è di immediato beneficio. L'automassaggio è consigliato mattina e sera, soprattutto quando il caldo peggiora il disturbo. Sedetevi comode, piegate una gamba e appoggiate piede e ginocchio su un cuscino, applicate un po' di crema o gel sul piede e cominciate a massaggiare la pianta, per poi risalire lungo la gamba.

In vacanza, le occasioni per migliorare la situazione delle vostre gambe non mancano. Al mare è facile, dopo qualche giorno, ritrovarsi più toniche e piene di vitalità. Nuoto, sale e iodio sono tre toccasana per la bellezza delle gambe. Tra le attività, l'acquagym stimola la funzionalità dell'apparato cardiocircolatorio e tonifica i muscoli: eseguiti nel mare, gli stessi movimenti risultano più allenanti di quelli effettuati in palestra grazie alla resistenza offerta dall'acqua. A un maggiore impegno muscolare, corrisponde poi un minor carico sulle articolazioni: in acqua, la forza di gravità è ridotta e ogni movimento è meno impegnativo per ginocchia e caviglie. Infine, occorre considerare l'effetto idromassaggio: la temperatura e il movimento dell'acqua facilitano il drenaggio dei liquidi e stimolano la circolazione.

Anche in montagna, ad alta quota e con l'aria frizzante, è piacevole dedicarsi all'attività fisica. Si può scegliere tra numerosi sport, tenendo presente che ci si mantiene in ottima forma anche con semplici passeggiate quotidiane. Il walking ad esempio, è più leggero del jogging ma più impegnativo di una passeggiata, ed è ottimo per la salute delle gambe: i movimenti sono molto sciolti e mirano a spostare il peso del corpo con il minimo sforzo.

Infine, chi sceglie come meta delle vacanze una località termale, può sottoporsi a diversi trattamenti per le gambe: dai fanghi agli impacchi di alghe, fino ai bagni nelle acque termali. Immergendovi per non più di venti minuti, favorirete il drenaggio dei liquidi. Per intensificare l'azione dei principi attivi contenuti nelle acque, si può anche camminare: il percorso Kneipp è una sorta di ginnastica per i capillari, che contribuisce a ridurre i gonfiori e a risolvere i problemi circolatori.