Palla al Centro

Marco Giampaolo merita la panchina d'oro

La forbice si è allargata. Ulteriormente. C’è una voragine tra le prime e le ultime, in serie A. Più che nella passata stagione. Il ritmo forsennato impresso dalla capolista Napoli, d’altronde, non lascia alternative alle inseguitrici, costrette a correre senza pause. Ergo, gli scontri diretti saranno decisivi nella corsa scudetto. Due campionati in uno, quello delle big e quello delle piccole. C’è tanta, forse troppa, differenza. Le ultime tre in classifica – aspettando Verona-Inter di questa sera – hanno appena 12 punti messe insieme. Molti di meno delle ultime tre della passata stagione dopo 11 giornate. E già allora si parlava di un campionato a due velocità. Oggi, appunto, bisogna constatare che quella forbice si è ampliata a dismisura. A tal punto che il divario è imbarazzante. E il Benevento – sempre sconfitto finora – rischia di rivalutare la stagione (2016-2017) umiliante e disastrosa del Pescara targato Oddo&Zeman. Sfida impari sul piano economico con valori sballati che si ripercuotono anche in mezzo al campo. E così il campionato di serie A rischia di essere poco allenante per le big in Europa. Poi, c’è il caso del Milan: 22 punti in 11 gare l’anno scorso, sei in più di quanti ne conta oggi dopo aver speso in estate 200 milioni di euro per rinforzare una squadra che, invece, ha perso equilibrio e valori. L’altra faccia della medaglia è la Sampdoria: in estate ha realizzato plusvalenze per decine e decine di milioni di euro. Ha ceduto tutti i suoi gioielli per rimpiazzarli con delle scommesse. Più soldi nelle tasche della società di Ferrero e più punti (sei, in attesa del recupero Sampdoria-Roma) in classifica. Oggi, come un anno fa, l’allenatore doriano è il giuliese Marco Giampaolo che continua a sfornare talenti e valorizzarli senza perdere di competitività. Un maestro di calcio per dirla alla Ferrero. Un insegnante di campo. Visto che Allegri e Sarri l’hanno già vinta, quest’anno sarebbe il caso che i tecnici della serie A votassero Marco Giampaolo per la Panchina d’oro. Sarebbe un riconoscimento al merito calcistico. Per il gioco che produce la Sampdoria, per i risultati che ottiene e per i giocatori che valorizza. Giampaolo Panchina d’oro sarebbe un atto di giustizia calcistica.