TURNO DI NOTTE

Rhea che corre a piedi nudi per il mondo

Bisognerebbe tornare ragazzi per capire la purezza di certe ossessioni. Tutte le nostre idee fisse sono come resti di una ormai dimenticata era geologica delle emozioni. È solo tornando indietro negli anni con la mente che possiamo, dunque, capire l’idea fissa che muove una ragazza filippina di 11 anni che si chiama Rhea Bullos e ama correre sopra ogni altra cosa. La sua ossessione non si ferma nemmeno davanti al fatto di non avere i soldi per comprarsi un paio di scarpe da corsa. Così Rhea si è avvolta qualche benda intorno ai piedi e ci ha disegnato sopra il simbolo della Nike. Fasciata in questo modo, ha partecipato al torneo di corsa della sua scuola a Balasan, nelle Filippine conquistando il podio nei 400, negli 800 e nei 1.500 metri.

Correre è una versione concentrata del viaggiare. Robert L. Stevenson, l’autore dell’Isola del tesoro che di queste cose sapeva un bel po’, nel libro “Viaggi a dorso d'asino” scrive: «La gran cosa è muoversi, sentire più da vicino le necessità e gli intralci del vivere; scendere da questo letto di piume della civiltà, e trovare sotto i piedi il granito del globo sparso di selci taglienti». Ecco, Rhea Bullos non teme quel «granito del globo». Anzi, su di esso scivola spinta dalla voglia di conquistare il mondo di corsa. Con o senza scarpe, ma con una gioiosa, infantile allegria che non riusciamo a non invidiare.

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