VISTO E SEGNALATO

Sulla Via Verde con le bici in spalla nelle stazioni

La testimonianza di due famiglie. E il sindaco di San Vito Chietino dopo averla letta scrive un suo intervento: "Mi spiace e capisco lo sfogo, ma non siamo fermi"

Costa dei trabocchi a portata di bicicletta? Promozione del territorio partendo dal cicloturismo grazie alla Via Verde dei trabocchi? Ci sono ancora troppi ostacoli e servizi non adeguati a giudicare dalle dissaventure attraversate da due famiglie che avrebbero voluto passare una giornata tranquilla in bici sulla Via Verde. Pubblichiamo il racconto di due famiglie partite da Montesilvano alla volta della Costa dei trabocchi.

"L'odissea vissuta dalla mia famiglia in compagnia di un'altra famiglia (4 adulti e 4 bambini tra i 6 anni ed 11 anni) si è verificata nel pomeriggio di venerdì 30 giugno. Tutto è maturato dal desiderio di trascorrere un pomeriggio in bicicletta sulla Via Verde della Costa dei Trabocchi, raggiungendo San Vito marina in treno partendo da Montesilvano con 5 biciclette al seguito. Arrivati in stazione di Montesilvano ci rendiamo conto che per raggiungere il binario 3 l'ascensore è troppo piccolo per far entrare le biciclette, e non è presente alcuna rampa, quindi per forza di cose ci dobbiamo inerpicare per le scale con le biciclette "a spalla", arriva il treno delle 16.53 per Pescara centrale e non trovando posto nelle poche rastrelliere disponibili la Capo treno ci fa gentilmente sistemare in coda al treno. Cambio treno a Pescara e stesso sbattimento con le biciclette al seguito per il cambio binario senza rampe e ascensori insufficienti per il semplice cambio binario.

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Questa volta ci aspetta il treno Trabocchi Line delle 17.05 con molti posti liberi per le biciclette. Giunti in stazione a San Vito marina (principale bike station) stesso sbattimento giù e su per le scale per il tunnel attraversamento binari con 5 biciclette e 4 bambini, ascensore inesistente, così come i servizi igienici in stazione. Già stremati finalmente trascorriamo qualche ora sulla Via Verde, ci fermiamo a mangiare, inconsapevoli che il ritorno sarebbe stato ancora peggio! 

L'ultimo treno disponibile per Montesilvano (sempre con cambio a Pescara centrale) c'era alle 20.23 dell'azienda Tua, sempre con le bici addosso giù e sù per le scale per raggiungere il binario 3, ma quando arriva il treno il capotreno molto infastidito ci nega la salita in quanto non c'erano rastrelliere a sufficienza per tutte le nostre biciclette, chiedendoci di attendere il treno successivo! Con l'imbrunire, con il cielo che minacciava temporali, con i più piccoli della comitiva che lamentavano freddo e il più piccolo in particolare febbricitante, quindi saremmo dovuti restare in stazione per attendere il treno successivo con tutto il rischio di non trovare posto neppure lì, e vista l'ora senza più alcuna coincidenza per Montesilvano, quindi cerchiamo di spiegare le nostre ragioni al capotreno, il quale si è mostrato particolarmente scortese e inflessibile non ha voluto sentire ragioni, nonostante al momento dell'acquisto dei biglietti avessi inserito le biciclette al seguito. 

Quindi preoccupati per la situazione creata, decidiamo comunque di salire sul treno. A questo punto il capotreno blocca il treno, ci minaccia dicendo che ci saremmo assunti tutta la responsabilità di quanto stava accadendo, fa un paio di telefonate e filma con il proprio telefono la situazione nonostante il nostro esplicito diniego riprende noi e i bambini con le biciclette. Trascorsi 5/10minuti il treno riparte, fino ad arrivare alla stazione di Pescara centrale dove ad attenderci al binario 1 c'era la Polfer! Con la coincidenza per Montesilvano ormai persa. Esausti, inevitabilmente si sono accesi i toni con i bambini in lacrime e spaventati. 

Gli agenti della Polfer, che ringraziamo per le attenzioni, hanno immediatamente compreso la situazione, asserendo peraltro che questo disagio si ripete ciclicamente soprattutto con la stagione estiva. Siamo stati comunque invitati nel loro ufficio, ci hanno offerto dell'acqua e hanno eseguito le consuete procedure di identificazione e accertamento dei titoli di viaggio, ringrazio in particolare l'ispettore donna gentilissima per aver tranquillizzato e messo a proprio agio i bambini. Una volta rassicurati e concluso l'iter, siamo tornati a Montesilvano in bicicletta di notte e con 4 bambini. 

Concludo questa amara e per noi sicuramente ultima esperienza da incubo dicendo: ben venga la promozione del cicloturismo con i treni dedicati Trabocchi-Line (allo stato dei fatti però del tutto insufficienti) e della Via Verde della Costa dei Trabocchi, ma purtroppo c'è ancora troppo da fare per colmare lacune e disservizi, si trovino soluzioni per garantire un servizio decente altrimenti se questo è il biglietto da visita del nostro amato Abruzzo è meglio che non venga più promosso! È inspiegabile che nella fascia oraria serale di rientro (dopo le 20) non sia previsto un treno Trabocchi-Line ma solo un piccolo treno "lupetto" della Tua con appena 6 rastrelliere del tutto insufficiente in considerazione delle richieste! È impensabile fare il biglietto senza avere la certezza di poter salire a bordo con la bicicletta al seguito, lasciando a terra intere famiglie! Soprattutto con l'imbrunire quando si rischia fortemente di non trovare più alcun mezzo per il ritorno! L'Abruzzo è una regione bellissima. Ma il turismo purtroppo non sappiamo farlo". (g.d.s.)

Il sindaco di San Vito Chietino, Emiliano Bozzelli, dopo aver letto quanto raccontato dalle famiglie, ci ha scritto un suo intervento che volentieri pubblichiamo:

"Chi si spende ogni giorno, a tutti i livelli e nei diversi enti coinvolti, non può che essere sinceramente dispiaciuto per ciò che è accaduto alle due famiglie partite da Montesilvano per una giornata sulla Via Verde. È vero, molto spesso la promozione corre più veloce del contesto, anche a causa di un sistema competitivo che non aspetta e non ammette ritardi. Ma in tutto questo rimangono comunque reali l'impegno e il lavoro di tante persone che credono nel nostro territorio. Conosciamo i nostri punti di forza e di debolezza: la natura, l'ambiente e il paesaggio da un lato, l'organizzazione e la qualità dei servizi dall'altro. Capisco lo sfogo di chi ha vissuto delle "disavventure" ma non siamo fermi. A San Vito bisogna creare un collegamento diretto tra la stazione FS e la Via Verde, e ciò sarà possibile grazie a un progetto che stiamo portando avanti con TUA (ex Sangritana), che dispone di una vecchia tratta dismessa utile allo scopo. E non siamo mai stati insensibili alle esigenze dei viaggiatori che arrivano e partono dalla nostra stazione di "San Vito-Lanciano", che, però, non gestiamo direttamente: abbiamo già chiesto il potenziamento del servizio estivo, soprattutto notturno, e sollecitato RFI affinché siano abbattute le barriere architettoniche della stazione e offerti servizi igienici: cogliamo quest'occasione per sollecitare ancora la soluzione di questi annosi problemi. Capisco e mi dispiace, ma sono fiducioso che il contesto migliorerà di giorno in giorno limitando, magari con una corretta informazione, il disagio dei visitatori".

Emiliano Bozzelli