Abortito il decollo dei droni Amazon, Bezos ferma il piano-Abruzzo

Rapporti tesi con il governo dopo la maxi multa del Fisco. I voli erano previsti dalla primavera 2026. Quella abruzzese doveva essere la prima base italiana ed europea al di fuori degli Usa
SAN SALVO. Decollo abortito in Abruzzo. Le consegne a casa dei pacchi Amazon, utilizzando innovativi droni, non si faranno in Italia (e in Europa). Almeno non nell’immediato futuro. A San Salvo doveva essere realizzata la base operativa di questo progetto nazionale, con base operativa nello stabilimento abruzzese di Piana Sant’Angelo. Proseguono invece con regolarità i lavori negli Usa e nel Regno Unito per l’utilizzo di velivoli leggeri. Ad annunciare il passo indietro è stato l’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) dopo aver ricevuto una comunicazione dalla multinazionale del multimiliardario Jeff Bezos. Nota che parla di nuove politiche aziendali. Ma che nasconde dell’altro.
«Abbiamo ricevuto da parte di Amazon la comunicazione di sospensione del progetto Prime Air di drone delivery avviato in Italia, a San Salvo, in Abruzzo, e della relativa certificazione di operatore», si legge nella nota dell’Enac. Decisione «inattesa», dettata da «motivi di policy aziendale e come conseguenza delle vicende finanziarie che hanno coinvolto il gruppo».
icende che riguardano i 511 milioni di euro che il colosso dell’e-commerce verserà al Fisco per chiudere le contestazioni su presunte condotte illecite: la Procura di Milano contesta una frode fiscale da 1,2 miliardi sotto forma di evasione dell’Iva dovuta dai venditori cinesi che utilizzano il suo marketplace. L’azienda statunitense, dal lato suo, parla di «revisione strategica».
Nonostante il coinvolgimento positivo e i progressi compiuti con le autorità aerospaziali italiane – viene spiegato – il più ampio contesto in cui operiamo in Italia non offre, al momento, le condizioni necessarie per i nostri obiettivi di lungo periodo per questo servizio». Quindi il richiamo al ruolo in Italia, dove Amazon ha investito «oltre 25 miliardi di euro negli ultimi 15 anni» e dà lavoro a «19mila dipendenti diretti in più di 60 siti».
Cosa è successo? La ricostruzione è stata fatta dal Corriere della Sera che cita fonti riservate. Fonti secondo cui il 10 dicembre scorso David J. Carbon, vicepresidente e general manager di Amazon Prime Air, ha comunicato al presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma, che il colosso avrebbe interrotto «con effetto immediato» il programma in Italia. Dalla società avrebbero poi riferito ad altri interlocutori che la causa principale sarebbe stata il contenzioso a Milano sulle accuse di frode fiscale. Anche per questo, proseguono le fonti, ci sarebbero «confronti attivi» con esponenti del Governo per riportare il sereno tra le parti. Le prime consegne commerciali con i droni in Italia erano previste nella primavera 2026, con qualche mese di ritardo per risolvere alcuni intoppi burocratici relativamente alle eventuali responsabilità in caso di incidenti.
l progetto doveva avere la propria base a San Salvo, dove si trova il centro di distribuzione di Amazon, e doveva rappresentare il futuro della logistica in Italia e in Europa, il primo fuori dagli Stati Uniti. Il piano prevedeva la consegna della merce tramite droni e lo scorso ottobre si era tenuto l’ultimo vertice a cui avevano partecipato Di Palma, il direttore generale Enac Alexander D’Orsogna, il vice presidente e general manager Amazon Prime Air, Carbon, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, il presidente della Regione Molise, Francesco Roberti, l’assessore alle Attività produttive della Regione Abruzzo Tiziana Magnacca, il consigliere regionale Francesco Prospero e l’assessore ai Lavori pubblici della Regione Molise, Michele Marone. Con il progetto di Regional Air Mobility c’era l’obiettivo di «rimodulare le connessioni aeree con collegamenti aria-aria sia tra i vari aeroporti, sia tra zone limitrofe». La Ram che si stava sviluppano in Abruzzo e in Molise avrebbe dovuto «rappresentare uno strumento efficace per superare le criticità nei collegamenti terrestri, utilizzando piccoli velivoli a basso impatto ambientale».
@RIPRODUZIONE RISERVATA

