Abusi sulla nipote, inflitti 11 anni
Un nonno di 83 anni, ex imprenditore, colpevole di violenza sessuale aggravata
CHIETI. Undici anni di reclusione. È la condanna inflitta dal giudice del tribunale di Chieti Maurizio Sacco a un nonno di 83 anni, ex imprenditore, accusato di aver commesso atti sessuali sulla nipote che non aveva ancora compiuto 10 anni. Il processo è stato celebrato con il rito abbreviato, che ha consentito all’imputato di usufruire dello sconto di un terzo della pena. Il pubblico ministero Giuseppe Falasca aveva chiesto otto anni. L’uomo, che era accusato di violenza sessuale aggravata dal fatto di essere l’ascendente, è stato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e condannato a risarcire i danni in separata sede alle parti civili, ovvero padre e madre della bambina.
Al momento del fatto l’anziano era capace di intendere e di volere, come stabilito da una perizia del medico legale Ildo Polidoro, resasi necessaria per dirimere il contrasto fra i risultati ai quali sono pervenute le consulenze prodotte, rispettivamente, dalla difesa e dalla procura, che giungono a conclusioni diametralmente opposte.
La vicenda è venuta fuori quando la bambina abusata, nell’agosto 2022, si è confidata con un’amichetta di scuola. Quest’ultima ne ha parlato con i genitori che, a loro volta, hanno raccontato il fatto alla madre della vittima. La donna ha presentata una denuncia alla procura di Pescara, che ha poi trasmesso il fascicolo – per competenza territoriale – ai pubblici ministeri di Chieti. L’anziano si è sempre professato innocente.
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