Accoltellò la madre: «È incapace»
Consegnata la perizia sul giovane accusato di tentato omicidio
ATESSA. «Totalmente incapace d’intendere e volere al momento del tentato omicidio e anche oggi. È un soggetto socialmente pericoloso. Va tenuto nella struttura in cui è attualmente ricoverato». Questo il responso della perizia psichiatrica svolta dal dottor Danilo Montinaro su richiesta dalla Procura, su F.C., 42 anni, di Atessa, che soffre di problemi psichici, accusato del tentato omicidio della madre, 66enne, colpita con due coltellate all’addome il 6 febbraio scorso.
Il giudice per le indagini preliminari, Marina Valente, ieri ha ascoltato il responso della consulenza tecnica che ha confermato quanto già inteso durante le indagini: F.C. era incapace d’intendere e volere al momento del gesto. Ora la Procura dovrà chiudere le indagini e decidere se andare avanti, chiedendo il rinvio a giudizio, il rito immediato o archiviare il caso.
F.C. è agli arresti domiciliari presso una struttura sanitaria dal giorno del gesto. L’uomo, che all’interrogatorio di garanzia ha risposto alle domande del giudice, pare abbia sferrato due coltellate alla madre, colpita all’addome, in preda a un raptus, all’ora di pranzo, credendo che lei volesse avvelenarlo. Il coltello a serramanico con cui ha colpito la donna, sottoposta a intervento chirurgico dall’equipe del reparto di chirurgia del Renzetti per lesioni alla parete addominale con interessamento del peritoneo ma senza lesioni viscerali, fu sequestrato dai carabinieri di Atessa. Sono stati militari dell’Arma a seguire le indagini e ad arrestare l’uomo. (t.d.r.)
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