Dante Liberatore mentre era al lavoro

LANCIANO

Addio Liberatore, medico ed ex calciatore

Era il dentista dell’ospedale e molto legato ai colori del Lanciano, di cui è stato anche allenatore negli anni Novanta. Aveva 75 anni

LANCIANO. Una vita tra i campi da calcio e le corsie dell’ospedale Renzetti, con i colori rossoneri del Lanciano ad alimentare la sua passione per il pallone. Dante Liberatore si è spento ieri, intorno alle 16.30, a 75 anni: ne avrebbe compiuti 76 tra pochi mesi. Da qualche anno combatteva con una malattia complicata, ma negli ultimi giorni le sue condizioni di salute erano peggiorate per altri motivi ed è morto per un malore.

Ha diviso la sua vita tra il pallone di cuoio e i libri: ha studiato medicina a Roma e fino a pochi anni fa ha lavorato come dentista di riferimento all’ospedale Renzetti di Lanciano. Da tempo si era trasferito in città, nella contrada di Villa Andreoli, insieme alla moglie Rita Rapino, ma appena ne aveva l’occasione tornava a Quadri, il paese di circa settecento abitanti di cui era originario.

La sua vita è stata legata indissolubilmente alla passione per il calcio e soprattutto alla figura di Stefano Mercadante, l’ingegnere ed ex presidente che risollevò il Lanciano negli anni Novanta dopo il fallimento. La rinascita del “Lanciano 90”, dalle ceneri della presidenza di Oliviero Mazziotti, è passata anche per Dante Liberatore, che ha sposato i colori rossoneri come dirigente accompagnatore, medico sociale e persino da allenatore per un breve periodo nel campionato di Eccellenza.

Ma il Lanciano lo aveva affrontato anche da avversario, sul campo, non molti anni prima come calciatore, con la maglia dell’Atessa, squadra di cui era stato anche capitano e con cui aveva giocato sia in Serie D che in Prima categoria.

I funerali di Dante Liberatore saranno celebrati domani, alle 11, nella parrocchia di Sant’Antonio. 

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