Affitti non pagati il Comune vuole 45 mila euro

Sollecito di pagamento alla struttura-simbolo della cultura Il presidente: «Non ci sto, è un’operazione politica»

LANCIANO. Ammonta a 45 mila euro il debito accumulato dall’associazione Casa di conversazione nei confronti del Comune per canoni di affitto arretrati. L’amministrazione comunale ha di recente notificato la cifra all’associazione in un’operazione generale di contenimento delle spese e di sanatoria di tutte le situazioni debitorie delle varie società e associazioni cittadine nei confronti dell’ente.

Il Comune è partito con la richiesta dei canoni pregressi alla Virtus Lanciano per l’utilizzo dello stadio Biondi per una somma di 108 mila euro. Altri 100 mila euro sono stati chiesti, pena lo sfratto dal PalaMasciangelo di Santa Rita, alla società Volley Ball Lanciano. L’ente risparmierà inoltre 106 mila euro l’anno per la retribuzione lorda del direttore generale delle Farmacie Anxanum, carica ricoperta dall’ex sindaco Nicola Fosco, che non verrà rinnovata a partire da maggio. E a breve sarà la volta della Casa di conversazione e del risanamento dei canoni arretrati. Ma è subito scontro.

«Questa struttura è il simbolo stesso della cultura in città», protesta Fiorello Pantaleo, presidente dell’associazione, «se il Comune vuole sfrattarci se ne assuma la piena responsabilità, ma si tratta di un’operazione politica. Sono disposto a dimettermi se la mia presidenza dà fastidio, ma non si deve chiudere una struttura che negli ultimi quattro anni ha ospitato ben 380 manifestazioni, in media una ogni tre giorni, di cui solo 27 a pagamento».

Pantaleo rivendica, a scomputo di una parte dei 45 mila euro richiesti, lavori di ristrutturazione della struttura per circa 30 mila euro. «Siamo risposti a sanare il debito», specifica Pantaleo, «ma chiediamo che l’amministrazione comunale faccia una perizia sui lavori svolti e che ci dia delle risposte che attendiamo da ben otto mesi. Non sappiamo se saremo sfrattati, nè quanto dobbiamo pagare di affitto, ma nel frattempo stiamo perdendo soci e sponsor importanti. Si dimentica che la Casa di conversazione da oltre 140 anni svolge un’attività di utilità sociale e culturale per tutta la città. Non possiamo chiuderla, sarebbe un atto gravissimo».

«Stiamo valutando le carte e analizzando la situazione», spiega il sindaco, Mario Pupillo, «quel che è certo che i lavori non sono stati certificati, nè mai autorizzati da nessuno: non esiste traccia di questi interventi nel bilancio dell’associazione. Questa amministrazione, dopo la leggerezza delle gestioni passate, sta invece finalmente facendo chiarezza. Abbiamo numerose situazioni lasciate in sospeso», prosegue il primo cittadino, «su alcune delle quali abbiamo messo mano in questi mesi, come lo stadio Biondi e il PalaMasciangelo. In questa situazione di ristrettezza e di oculatezza nelle spese, pagare affitti esorbitanti per gli uffici pubblici è uno spreco se quegli uffici possono essere sistemati in strutture come la Casa di conversazione dove, ad esempio, potremmo trasferire alcuni assessorati con un risparmio di circa 18 mila euro l’anno. Non vogliamo sfrattare nessuno», conclude Pupillo, «ma uno spazio così grande, usato a malapena due ore al giorno, può essere usato sia dal Comune e sia dall’associazione».

Daria De Laurentiis

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