Al tribunale in arrivo 12mila fascicoli

Entro il 2015 cause penali e civili, giudici e personale di Lanciano e Vasto a Chieti , ma il palazzo è ancora per metà inagibile

CHIETI. Sono quasi 11.899 i procedimenti che dovranno traslocare dai tribunali di Lanciano e Vasto verso quello di Chieti. È l’effetto dei decreti legislativi 155 e 156 del 2012, che hanno dato atto all’ultima manovra del governo Berlusconi, nell’estate 2011. Entro il prossimo settembre in tutta Italia saranno cancellati 31 piccoli tribunali, ad eccezione delle circoscrizioni di Chieti e dell’Aquila, dove l’esecutività della legge slitta di tre anni. Entro settembre 2015, quindi, quasi 12 mila cause penali e civili, con il seguito di fascicoli, magistrati, difensori e personale amministrativo, si trasferiranno nel capoluogo di provincia.

Secondo i dati pubblicati ieri da Il Sole 24 ore, Vasto perderà 6.519 procedimenti, 4.738 civili e 1.781; 5.380 sono le cause attualmente in corso a Lanciano, 3.561 civili e 1.819 penali. Con l’accorpamento il tribunale teatino diventerà il più grande d’Abruzzo, con l’ordine forense più numeroso. Al momento, però, la struttura di largo Cavallerizza, resa inagibile per metà dal terremoto del 2009, non sembra idonea ad ospitare 12 mila procedimenti in più. Una situazione aggravata dall’attentato dello scorso 10 gennaio, che ha danneggiato la volta e il portone d’ingresso.

Per la riqualificazione del tribunale il ministero ha erogato 6 milioni e 700 mila euro e la ditta Spinosa di Isernia si è aggiudicata provvisoriamente l’appalto.

«Siamo in dirittura d’arrivo», dice il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, «la ditta ha presentato i progetti esecutivi, tutti gli esecutivi devono presentare i pareri degli enti terzi: ne manca uno».

Ancora impossibile stabilire tempi certi per l’inizio dei lavori, ma la ristrutturazione del tribunale dovrebbe essere vicina: «La prossima settimana il direttore dei lavori verrà a Chieti per un sopralluogo». Una volta firmato il contratto l’impresa avrà 350 giorni per finire i lavori, come stabilito dal capitolato d’appalto. «Mi sono impegnato a sollecitare il Provveditorato alle opere pubbliche dell’Aquila a far presto», assicura Di Giuseppantonio. Intanto l’assicurazione ha stanziato 88 mila euro che la Provincia, proprietaria dell’immobile, userà per riparare i danni causati dall’attacco incendiario del mese scorso. Sul fronte sicurezza, un’emergenza sollevata più volte dal presidente del tribunale, Geremia Spiniello, il Comune si occuperà di isolare l’area di fronte all’ingresso. Barriere fatti di pali o fioriere per distanziare di circa un metro i portici dalla piazza: una soluzione che comporterà la perdita di posti auto. In più l’amministrazione sta valutando di dotare il tribunale di un posto fisso di sorveglianza, che non costerebbe meno di 200 mila euro.

In vista del riordino dei tribunali, il sindaco Di Primio non ha abbandonato l’idea del raddoppio del tribunale, per migliorare l’efficienza di quello teatino: «Entro due mesi definiremo tutte le procedure del project financing», spiega, «e in sei mesi riusciremo a fare il bando: sono ottimista». Un’opera da 8-10 milioni di euro, che amplierebbe gli uffici giudiziari di circa 12 mila metri quadrati e creerebbe un parcheggio sotterraneo da 60 stalli. Ma l’annoso problema teatino dei posti auto non si risolverà, almeno per il momento, con il parcheggio multipiano di via Ciampoli da 332 posti: nessuna offerta è arrivata a palazzo d’Achille per il project financing da 5 milioni di euro.

Francesca Rapposelli