Arriva la tessera sanitariama l'assistito è deceduto

San Vito, la Asl rinnova la tessera sanitaria a un paziente che risultava scomparso prima ancora che venisse istituita

SAN VITO. Altro che assistenza sanitaria inefficiente o insufficiente: a San Vito, è addirittura eterna. Nei giorni scorsi, a un cittadino del paese delle ginestre è stata recapitata la nuova tessera sanitaria, in quanto quella in uso era scaduta. Quello che la Asl evidentemente non sa è che il titolare è morto da 24 anni. Un errore del ministero dell’economia (secondo la Asl), che ha destato scalpore e sconcerto.

«Quando il postino mi ha consegnato la lettera», racconta meravigliato il genero del defunto «non immaginavo che dentro ci fosse la tessera sanitaria di mio suocero, scomparso tanti anni fa. Stupisce che dopo tutto questo tempo, in qualche tabulato ci sia ancora il suo nome».
Dati non aggiornati o mancata comunicazione del decesso da parte della Asl Lanciano-Vasto? «Quando muore un assistito», spiega Giancarlo Barrella, dirigente assistenza sanitaria della Asl, «è l’anagrafe a comunicare al distretto il decesso. Il distretto aggiorna l’anagrafe del sistema sanitario locale e poi quello regionale. Gli elenchi sono sempre aggiornati perchè il Comune per legge deve comunicare i decessi avvenuti».

In Comune, ovviamente, non ricordano se 24 anni fa la comunicazione del decesso sia stata fatta, ma affermano: «Se non fosse stata fatta, il cittadino avrebbe continuato a ricevere richieste per il pagamento delle tasse e i familiari avrebbero chiesto spiegazioni». Per il Comune l’errore è del ministero, magari per qualche omonimia, che ha dato problemi gestionali dei dati anagrafici.

Ma il codice fiscale dovrebbe averli risolti. E alla fine resta la domanda più inquietante: ma in questi 24 anni la Asl ha pagato anche il medico di famiglia?

(t.d.r.)