Un Tir lasciato in fiamme dai banditi per coprirsi la fuga (foto di Giampiero Lattanzio)

SAN GIOVANNI TEATINO

Assalto al caveau, banditi in fuga con 4 milioni di euro / VIDEO

Caccia al commando ben organizzato e armato, momenti di paura sull'Asse attrezzato dove il traffico è rimasto bloccato per ore. LA RICOSTRUZIONE DI QUANTO ACCADUTO

SAN GIOVANNI TEATINO. E' di circa 4 milioni di euro il colpo di questa sera al deposito Sicuritalia (ex Ivri, istituto di vigilanza). I banditi, un vero e proprio commando ben organizzato e armato di mitragliette e pistole, ha scatenato l'inferno con mezzi in fiamme, sparatorie ed esplosioni.

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Assalto al caveau, quello che resta dopo la rapina milionaria
La notte d'inferno a San Giovanni Teatino, scene da film e momenti di paura (di Giampiero Lattanzio)

IN 15 NEL  COMMANDO. Secondo le prime testimonianze, il commando può essere stato composto da 15 banditi. Altrettante erano le guardie giurate nella sede.  E' stato incendiato un camion davanti al cancello della ditta e altri sono stati dati alle fiamme lungo le strade di accesso, compresa un'uscita dell'Asse attrezzato Chieti-Pescara dove un mezzo è stato lasciato di traverso. 

ORE 20,30 L'ASSALTO. I banditi sono entrati nei locali sparando verso i vetri e contemporaneamente con una grossa ruspa hanno sfondato il muro di recinzione e il muro che porta all'area di lavorazione delle banconote, mentre il caveau è rimasto intatto. Le guardie giurate sono riuscite nel frattempo a mettersi al riparo nell'area protetta ed hanno dato ulteriormente l'allarme. I rapinatori, che hanno continuato a sparare anche durante la rapina, si sono inizialmente allontanati a piedi ed avrebbero sparato anche durante la fuga.

LA FUGA. Scattato l'allarme, sul posto sono arrivate pattuglie della polizia, dei carabinieri, ambulanze e vigili del fuoco. In un primo momento sembrava che qualcuno fosse rimasto dentro il deposito, per questo sul posto si era aperta la caccia all'uomo da parte delle forze dell'ordine. Ma a quanto pare i rapinatori sono riusciti a fuggire lasciando dietro di sé mezzi (risultati poi rubati) di traverso e in fiamme per impedire di essere inseguiti. Addirittura sembra che siano stati loro a lasciare sull'asfalto le strisce chiodate sulle quali sono finite almeno sei autovetture. Tre guardie giurate dopo la rapina hanno avuto un malore. I banditi hanno rapinato l'auto a un giovane automobilista, auto che poi hanno abbandonato a poca distanza.

Momenti di paura sull'Asse attrezzato dove il traffico è rimasto bloccato per ore. Davanti a curiosi e mezzi di soccorso si è paventata una scena da film, con agenti col passamontagna, armi in pugno, automezzi in fiamme in mezzo alla strada.

PROCEDURE DI SICUREZZA. È la prima volta che Sicuritalia Ivri subisce un assalto del genere. «Sono fiero per come i ragazzi si sono comportati nel rispettare le procedure di sicurezza e nel dare gli allarmi , i nostri sistemi di sicurezza hanno funzionato perfettamente, sia la video che l'allarme anti rapina, abbiamo dato l'allarme in tempo reale. Io mi sono precipitato dai ragazzi e non ho potuto fare altro che stringermi alla loro sofferenza», ha detto all'agenzia Ansa il maggiore Jimmy Croce, che comanda la sede di Sicuritalia Ivri di San Giovanni Teatino. Immediato il supporto ricevuto della Direzione Sicuritalia.

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