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Assoluzione per tre cacciatori «Non erano nella Riserva»

POLLUTRI. Assoluzione con formula piena del tribunale di Vasto perché il fatto non sussiste. Per tre cacciatori vastesi accusati di essersi spinti 3 anni fa con le loro doppiette all’interno della...

POLLUTRI. Assoluzione con formula piena del tribunale di Vasto perché il fatto non sussiste. Per tre cacciatori vastesi accusati di essersi spinti 3 anni fa con le loro doppiette all’interno della riserva del bosco di don Venanzio, nel comune di Pollutri, è la fine di un incubo. L’avvocato Fiorenzo Cieri, difensore di Nicola Molino, responsabile regionale dell'associazione “Caccia, sviluppo e territorio”, di altri due cacciatori, N.P. e R.N., ha dimostrato che all’epoca dei fatti i tre imputati agirono correttamente cacciando in territorio di Vasto, ben al di fuori della riserva.

«E lo fecero dopo aver ricevuto rassicurazioni dagli agenti del corpo forestale che in quella zona era possibile cacciare», rimarca Cieri.

La vicenda risale all’8 gennaio 2011. Molino e i due amici erano a caccia di colombacci. I confini della riserva all’epoca erano quelli indicati dalla legge regionale e non da una cartografia che per stessa ammissione della Regione era sbagliata. Quel giorno le guardie ecologiche volontarie (Gev) di Chieti incrociarono i cacciatori con le doppiette ancora nel fodero ma ritenendo che avessero violato i confini della riserva inviarono una segnalazione alla polizia provinciale. (p.c.)

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