ATESSA

Assunzioni alla Sevel, è polemica sulle procedure

Sono 80 contratti a tempo indeterminato in carico alle agenzie interinali, per i quali le Rsa (Uilm-Fim-Fismic) chiedono pari parità: "E' una nuova forma di precarietà"

LANCIANO. Nuove 80 assunzioni a tempo indeterminato alla Sevel di Atessa _ la più grande fabbrica d'Abruzzo dove viene prodotto il furgone modello Ducato e con oltre 6mila operai _ ma i lavoratori sono in carico alle agenzie di somministrazione e non alle dipendenze dirette all'azienda del gruppo Fca: mentre l'azienda ha spiegato ai sindacati che le assunzioni sono state fatte con questa modalità in linea con le disposizioni di legge previste dal Decreto Dignità, le stesse organizzazioni della Rsa di fabbrica (Uilm-Fim-Fismic) dicono che «la Sevel dei record dovrebbe assumere direttamente senza necessità di ricorrere all'intermediazione di manodopera invece che in staff leasing».

I sindacati infatti rimarcano il consolidamento della società con PSA portando ad Atessa la produzione di furgoni a marchio Opel, che ha bisogno di più turni di lavoro per garantire la produzione e che annuncia per il 2019 oltre 300mila veicoli. Per la Rsa «lo staff leasing, così come previsto dalla legge e applicato nella fabbrica del Ducato, per noi rappresenta una nuova forma di precarietà che non darà mai certezze a quanti saranno impiegati in Sevel, una fabbrica dove i volumi di produzione sono consolidati negli anni e in continua crescita. Questo inatteso e radicale cambiamento nelle assunzioni a tempo indeterminato ci preoccupa oltre a rappresentare il primo caso in Italia per il gruppo Fca, a cui chiediamo di rivedere le scelte operate nelle politiche di occupazione e di assicurare a tutti i lavoratori, compresi i nuovi assunti, condizioni contrattuali che garantiscano pari dignità».