Vasto

Atti sessuali sulle sorelline della compagna, rinviato a giudizio un 40enne

17 Maggio 2025

L’uomo è accusato di violenze su due bambine che oggi hanno 14 e 17 anni. Dovrà comparire il prossimo 2 luglio davanti ai giudici del tribunale

VASTO. Dovrà comparire il prossimo 2 luglio davanti ai giudici del tribunale di Vasto un quarantenne del Vastese accusato di abusi sessuali sulle due sorelle minorenni della sua compagna che ora hanno rispettivamente 14 e 17 anni, ma all'epoca dei fatti erano ancora più piccole. A deciderlo è stato il gup Fabrizio Pasquale al termine dell'udienza preliminare che si è tenuta giovedì accogliendo la richiesta del pm, Silvia Di Nunzio. La decisione è stata presa dopo aver tenuto conto anche dei risultati della perizia eseguita sulle due ragazze dalla psicologa Valentina Garrapetta. La perita ha acclarato la perfetta capacità di testimoniare delle due minori.

A denunciare l’uomo un anno fa era stata la madre delle due presunte vittime. I fatti sarebbero avvenuti fra aprile 2020 e febbraio 2024 in un paese del Vastese interno. Dopo la denuncia il giudice Anna Rosa Capuozzo ha accolto la richiesta di incidente probatorio avanzata dal pubblico ministero Silvia Di Nunzio, per cristallizzare prove, che saranno utilizzate durante il dibattimento. Nei confronti del quarantenne sono stati ipotizzati i reati di violenza sessuale, percosse, minaccia e tentata interferenza illecita nella vita privata. Il 40enne avrebbe rivolto le lascive attenzioni alle due sorelle all’interno della loro abitazione.

Come detto la psicologa Garrapetta ha accertato che il racconto fornito dalle sorelle è credibile e c'è la capacità di testimoniare di entrambe. La psicologa clinica e forense ha effettuato incontri protetti con le due presunte vittime. Gli incontri sono serviti a valutare la capacità a raccontare lucidamente la vicenda. Un passaggio giuridico fondamentale, così come stabilito dalla Carta di Noto che, ormai da tempo, detta le linee guida per l’esame delle piccole vittime in caso di violenza sessuale.

Il 2 luglio l'imputato sarà difeso dall’avvocato Alessandro Orlando, il cui compito di presenta piuttosto arduo. Le due sorelle e la madre, hanno deciso di costituirsi parte civile e saranno assistite dall’avvocato Nicola Chieffo. La vicenda è delicatissima. Il nome dell'imputato non viene fatto per non permettere di risalire alle giovani vittime, profondamente turbate dalla vicenda. Le ragazze sono riuscire a mantenere la calma e a trovare il coraggio di raccontare quello che avrebbero subito grazie anche all'aiuto della madre.

@RIPRODUZIONE RISERVATA