Bivacco di stranieri nella pinetina La denuncia dei turisti

Segnalata da venti giorni una tenda di extracomunitari sul lungomare Duca degli Abruzzi, vicino alla pista ciclabile

VASTO. Una tenda piuttosto affollata, soprattutto di notte, uno zaino all’esterno e segni inequivocabili di un bivacco in piena regola. Non è passato inosservato il via vai di extracomunitari che da circa venti giorni sono accampati nella pinetina del lungomare Duca degli Abruzzi, il polmone verde presente nel tratto iniziale della pista ciclabile della Marina, lungo un percorso che costeggia un rarissimo ambiente dunale. Di fronte ci sono alberghi ed eleganti residence, piuttosto frequentati in questo periodo dell’anno.

Sono stati proprio i villeggianti a dare l’allarme: chiedono l’intervento delle forze dell’ordine e lamentano problemi igienico- sanitari.

«Quella tenda è lì da una ventina di giorni», riferisce un albergatore, «ma finora nessuno è intervenuto, nonostante le ripetute segnalazioni fatte anche alla polizia municipale».

Non è la prima volta che capita una cosa del genere. Qualche anno fa, sempre nello stesso posto, si erano accampati degli ambulanti extracomunitari. La polizia del locale commissariato era intervenuta effettuando lo sgombero di tre tende. Gli agenti, allertati dalle ripetute segnalazioni dei residenti, avevano anche provveduto ad espellere otto stranieri risultati non in regola con il permesso di soggiorno. Tendopoli e bivacchi sono piuttosto frequenti lungo la riviera durante l’estate.

I luoghi più gettonati sono, oltre all’area dunale della Marina, anche la pinetina del lungomare Cordella, a nord del litorale e le aree dismesse dell’ex tracciato ferroviario. I bagnanti che si recano di buon’ora in spiaggia non possono fare a meno di notare le tende presenti sotto i pini, riparo notturno di ambulanti extra-comunitari e di persone senza fissa dimora. Chi si accampa da quelle parti ha a disposizione anche una fontanina e i bagni pubblici, oggetto di recente dell’ennesima incursione vandalica. Balneatori e residenti protestano, denunciano il degrado della zona e invocano drastici provvedimenti contro i bivacchi notturni. Gli accampamenti abusivi proliferano soprattutto lungo l’ex tracciato ferroviario, alla fine dell’area adibita a parcheggio. Approfittando del fatto che la zona non è molto frequentata, pur essendo vicina alle abitazioni, alcune persone si accampano all'interno dell'area. Tende, sacchi di materiale, che fanno pensare a venditori ambulanti, stracci, brandine e una marea di rifiuti sparsi nei dintorni rappresentano tracce inequivocabili della presenza dei campeggiatori abusivi.

Una problematica che riporta all'attenzione non solo il problema degli immigrati e delle precarie condizioni in cui vivono, ma anche la criticità dei tratti dismessi della ferrovia, una potenzialità enorme per lo sviluppo turistico lasciata all’abbandono e al degrado. Anche il piazzale della vecchia stazione, destinata ad essere il cuore del parco della costa teatina, accoglie spesso roulotte e auto di nomadi che si insediano abusivamente, lasciando cumuli di immondizia quando vanno via.

Anna Bontempo

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