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Bollette dell’acqua Torna il canone sulla depurazione

LANCIANO. Da oggi sulle fatture della Sasi, la società pubblica dell’acqua, destinate ai residenti in quei Comuni come Gessopalena e Lama dei Peligni, solo per fare due esempi, in cui mancano...

LANCIANO. Da oggi sulle fatture della Sasi, la società pubblica dell’acqua, destinate ai residenti in quei Comuni come Gessopalena e Lama dei Peligni, solo per fare due esempi, in cui mancano ancora i depuratori ma che sono in fase di realizzazione, si pagherà anche la parte relativa al servizio di depurazione.

Dal 2010, infatti, la Sasi, in seguito anche a dei ricorsi, aveva bloccato nella fatturazione delle bollette la parte relativa ai canoni di depurazione, in assenza del servizio. E, entro ieri avrebbe dovuto rimborsare tutti quegli utenti che in passato hanno pagato i canoni pur non godendo del servizio di depurazione e che hanno presentato la richiesta di rimborso.

Come ricordato dal consigliere ciomunale di Gessopalena, Tullio Bozzi, nei giorni scorsi, la «Sasi doveva rimborsare entro il 30 settembre gli utenti che hanno fatto richiesta, della parte di tariffa idrica destinata alla depurazione, come deciso dalla Corte costituzionale nel 2008. Questo perché gli utenti non erano tenuti a pagare i canoni in assenza del servizio, se il sistema fognario era sprovvisto di impianti centralizzati di depurazione o se questi erano temporaneamente inattivi».

Secondo Bozzi la Sasi avrebbe dovuto sborsare in unica soluzione centinaia di migliaia di euro.

«La scadenza è stata rispettata e i rimborsi sono stati fatti», dice il presidente della Sasi, Domenico Scutti, «ma non si tratta di centinaia di migliaia di euro perché il costo della depurazione non incide molto sulle bollette (incide per un terzo del valore totale, ndc). Inoltre non tutte le persone che hanno fatto richiesta avevano diritto ai rimborsi. Ad ogni modo da ottobre, (quindi da oggi, ndc) inizieremo a fatturare di nuovo anche la depurazione dopo che dal 2010 questa era stata sospesa, perché stiamo sostenendo le spese per la sistemazione dei depuratori in quelle zone in cui mancano gli impianti e la legge dice che già in fase di approvazione del progetto delle opere da realizzare si può applicare nella bolletta il costo relativo. A Gessopalena, ad esempio, già a gennaio abbiamo approvato i progetti per il depuratore e ora iniziamo a chiedere i soldi nelle bollette che invieremo agli utenti del servizio. E così anche per gli altri Comuni in cui i progetti sono stati avviati».

Teresa Di Rocco

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