Boom di ricoveri, malati lungo i corridoi

Il manager Zavattaro: «Molti vengono dalle altre province, i posti letto non bastano»
CHIETI. Boom di ricoveri a Colle dell'Ara e tornano le barelle in corsia. Ieri erano una ventina, dopo i 21 ricoveri urgenti di lunedì su 210 accessi in pronto soccorso. La scorsa settimana nell'ospedale sono stati 118 i ricoveri urgenti, di cui il 32% di pazienti provenienti da altre Asl.
La direzione aziendale rompe gli indugi e chiede più posti letto. «Questi ricoveri dimostrano con assoluta evidenza l'appeal esercitato dall'ospedale di Chieti», dice il direttore generale Francesco Zavattaro, «che suggerisce, a nostro avviso, un ripensamento nella dotazione di posti letto assegnati a quest'azienda e in particolare al Santissima Annunziata».
«Diversamente», continua il manager, «la capacità di attrazione rischia di diventare un boomerang, perché questo presidio si trova oggi ad accogliere una domanda ben superiore a quella calibrata sul territorio di riferimento. Sarebbe un vero peccato limitarne l'attività a causa di un'insufficiente dotazione di posti letto e personale».
Il manager milanese sorvola su altri aspetti, come quelli del potenziamento della medicina sul territorio e della rete di emergenza-urgenza, che pure tanti tecnici del settore continuano a indicare quali elementi indispensabili per decongestionare gli ospedali. Zavattaro si limita alla mobilità attiva sull'ospedale teatino, ossia alla domanda di salute che qui arriva da altre aziende. Dei 28 pazienti ricoverati la scorsa settimana in clinica medica 5 venivano da altre Asl, in divisione cardiologica erano addirittura 4 su 5.
«Siamo davanti agli effetti prodotti dall'elevata attrattività esercitata da questa struttura», aggiunge il direttore sanitario aziendale, Amedeo Budassi, «che continua a richiamare un elevato numero di pazienti, anche provenienti da altre Asl, non scoraggiati nemmeno dalla difficoltà, in certi periodi dell'anno, a trovare posto».
L'inverno con le sue sindromi influenzali e il riacutizzarsi delle malattie croniche è la cornice dell'ultimo boom di ricoveri, che ha riportato a galla il problema delle barelle in corsia. «Purtroppo, non è una novità per quest'ospedale», continua Budassi, «che in un certo senso si trova nella condizione di far fronte a una domanda superiore alla propria disponibilità di letti. Una richiesta che si concentra qui e non potrebbe essere nemmeno indirizzata negli altri presidi aziendali. Il Policlinico è espressione di una scelta precisa da parte dell'utenza e, secondo una rilevazione di questi giorni, i pochissimi posti disponibili a Lanciano, Ortona, Vasto, Guardiagrele e Atessa non sarebbero stati comunque sufficienti ad accogliere l'elevato numero di richieste».
E' stato, intanto, rinviato l'incontro previsto ieri tra commissione consiliare provinciale e vertici della Asl, che avrebbe dovuto esaminare la situazione della sanità nella provincia.
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