Bosco sequestrato a Torrebruna 

Alberi tagliati senza autorizzazione, denunciati in tre dai carabinieri forestali

TORREBRUNA. I militari del Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale, con i colleghi delle stazioni carabinieri forestali di Atessa e Fara Filiorum Petri, hanno sequestrato un’area boschiva di oltre 13 ettari, trasformata in un cantiere forestale senza idonea autorizzazione regionale.
Tre le persone indagate e accusate di lavori paesaggistici in assenza di autorizzazioni. L’operazione è stata fatta nel corso di un’attività di controllo condotta insieme ai tecnici della Regione. «Le verifiche dei carabinieri forestali», fa sapere il tenente colonnello Tiziana Altea, «hanno accertato il taglio di un bosco di conifere, interessato da un impianto di arboricoltura da legno che era degradato e abbandonato da anni». All’interno del bosco, impiantato negli anni ’70, era cresciuta spontaneamente una folta vegetazione di arbusti e piante di latifoglie, in prevalenza roverella e orniello.
L’assenza di potature e la presenza di numerose piante secche mostrano l’abbandono delle tecniche colturali da oltre 15 anni. «Per quanto l’insediamento fosse di origine artificiale», spiega la comandante Altea, «l’area sottoposta a sequestro va comunque ricondotta alla natura boschiva seguendo quanto previsto della legge regionale. Va ricordato che ogni intervento selvicolturale necessita di autorizzazione da parte della Regione».
Come detto le persone indagate sono tre. A loro è stata contestata la violazione del decreto legge 42/2004. In sostanza avrebbero eseguito lavori su beni paesaggistici in assenza di autorizzazioni. Rischiano l’arresto fino a due anni e un’ammenda che va da 15.493 a 51.645 euro. I forestali, vista la presenza di una consistente quantità di frascame, hanno fatto eseguire sull’area interventi protettivi per evitare rischi di incendio.(p.c.)
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