Il carcere di Lanciano

LANCIANO

Botte e sputi in carcere contro gli agenti penitenziari, due feriti

Alta tensione in un'intera sezione con disordini sfociati nell'aggressione alle guardie. Protesta il sindacato Osapp  

LANCIANO. Disordini e aggressioni nel supercarcere di Lanciano, il sindacato di polizia penitenziaria Osapp chiede al Dipartimento dell'Amministrazione che accerti le responsabilità del caso. Del problema sono stati interessati anche ministero della Giustizia, Camera e Senato. Ieri pomeriggio, due agenti sono stati feriti da altrettanti detenuti, già noti per precedenti episodi, i quali hanno cominciato a dare in escandescenze. Il loro comportamento ha coinvolto altri detenuti che avrebbero iniziato a distruggere arredi e dotazioni delle camere detentive, allagando la sezione. Durante i disordini i detenuti avrebbero provato ad abbattere il cancello della sezione, mentre uno di loro, a seguito di atti autolesionistici, è stato ricoverato in ospedale.

Secondo Leo Beneduci, segretario generale Osapp, «quanto accaduto non sarebbe un evento isolato per i comportamenti dei due detenuti e di quelli dell'intera sezione. Più volte, il personale avrebbe richiesto alla direzione di poter intervenire ottenendo risposte sempre negative. I due agenti feriti hanno dovuto ricorrere alle cure dell'ospedale di Lanciano per le ecchimosi riportate e per essere stati investiti da sputi di saliva mista a sangue. Episodi gravi, con una sezione quasi distrutta, che hanno integralmente coinvolto negli eventi il fermo di qualsiasi altra attività istituzionale e il coinvolgimento dell'intero contingente di polizia penitenziaria autorizzato a intervenire solo successivamente. Tra le concause delle ripetute tensioni che il carcere e il personale subiscono va annoverata anche l'acquiescenza di chi ha il dovere di disporre il ripristino delle condizioni di ordine, legalità e civile convivenza all'interno della struttura».