Bruciate venti auto nell'officina

Fiamme in un'area di servizio, danneggiato anche il bar

MAFALDA. Una notte di fuoco così nella vallata del Trigno non la ricorda nessuno. I vigili del fuoco hanno impiegato cinque ore per domare le fiamme divamapate all'improvviso, appena qualche minuto dopo la mezzanotte, nella rimessa di auto attigua alla stazione di servizio Ip. I resti dell'incendio sono eloquenti: una ventina di macchine ridotte a rottami e avvolte dalla schiuma degli estintori utilizzati dai pompieri.

Col sospetto che si tratti dell'ennesima vendetta. Il calore all'alba è ancora opprimente e avvolge le carcasse annerite delle auto. L'incendio è spento, ma alle 6 del mattino l'ingresso dell'officina e della rimessa della stazione di servizio Ip (che ha preso in gestione l'impianto 20 giorni fa dall'Api), in contrada Pianette, somiglia ad una grande fornace.
Al suo interno e sul piazzale esterno del box di metallo si contano i danni. Le fiamme, che per fortuna hanno risparmiato il bar e la tavola calda, sono partite dall'interno della rimessa, ma i carabinieri non azzardano ipotesi.

Solo le perizie potranno fare chiarezza, anche se l'elevato calore generato dalle auto (quasi tutte avevano i serbatoi pieni di carburante) ha praticamente liquefatto tutto: quadri elettrici, impianti, strumenti di lavoro e una montagna di pneumatici.
La Procura ha aperto un'inchiesta incaricando i carabinieri di Mafalda di fare luce sull'accaduto. Il gestore dell'officina, un meccanico di Montefalcone del Sannio, non è stato di grande aiuto agli investigatori: assicura di non avere nemici. Non ha un'idea su chi possa aver dato fuoco alle auto e perché.

Il rogo, stando alla ricostruzione dei vigili del fuoco, è divampato alle 0,30 di domenica. Un automobilista in transito sulla Trignina ha visto il fuoco ed ha chiamato il 115. I primi ad arrivare sono stati i vigili del fuoco di Vasto. Dopo mezz'ora sono arrivati anche i colleghi da Termoli. I soccorritori si sono trovati davanti ad un muro di fuoco. Sono stati chiesti rinforzi. Una ventina di volontari della Protezione civile Valtrigno arrivati da Mafalda e da San Salvo.

Le fiamme, spinte dal vento e alimentate dal carburante delle vetture, nel giro di pochi minuti hanno divorato il deposito. La schiuma degli estintori ha potuto fare poco. Per domare il rogo sono occorse più di cinque ore.

Distrutte una decina di auto da rottamare e altrettante che avrebbero dovuto essere riparate. Fortunatamente il fuoco non è riuscito a raggiungere le pompe di benzina, altrimenti il bilancio dell'incendio sarebbe stato drammatico. Danneggiato solo all'esterno il ristorante.
Adesso è tempo di indagini e perizie. Ieri esperti e forze dell'ordine hanno compiuto un sopralluogo. E' difficile prevedere la sistemazione della rimessa in tempi brevi.

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