Bufera nella maggioranza

La Lega: un tavolo politico per evitare malumori
CHIETI. C'è agitazione tra i cespugli della maggioranza del sindaco Umberto Di Primio. Scalpitano il Popolo di Chieti-Lega e Uniti per Chieti-Mpa Abruzzo che chiedono agli alleati del centrodestra maggiore collegialità e più efficacia negli interventi per la città.
La Lega, attraverso il responsabile cittadino Giuseppe Gallucci e il capogruppo Gianni Di Labio, chiede la convocazione urgente di un tavolo politico («il primo ad oggi», sottolinea) tra i partiti che hanno portato Di Primio alla vittoria, «per discutere in ordine alle scelte strategiche già operate e a quelle future». Preoccupano i leghisti «le avvisaglie» di «malumore» del primo consiglio comunale, gli interessa al contrario «garantire alla città una vera ripartenza, restituendo a Chieti la dignità e il prestigio che essa merita».
Vanno sul concreto delle cose da fare i consiglieri di Uniti per Chieti Liberato Aceto e Graziano Marino, con tre interrogazioni che toccano problemi impellenti, come il parcheggio dell'ospedale, le bonifiche dei siti industriali dismessi e la qualità dell'aria, il destino del progetto Inte. Tre argomenti di campagna elettorale che oggi devono trovare risposte. Per quanto riguarda il parcheggio dell'ospedale, Aceto e Marino ritengono insufficienti gli attuali posti, nonostante la realizzazione della struttura in via dei Vestini.
Chiedono l'individuazione di nuove aree ma anche la ridefinizione «in toto» della viabilità di Chieti Scalo «e in particolare dell'area di via dei Vestini e di Madonna delle Piane, dove le opere pubbliche realizzate per il Villaggio Mediterraneo e l'aumento del traffico creano grave pericolo per automobilisti e pedoni». Sull'inquinamento dei siti e dell'aria i consiglieri di Uniti per Chieti chiedono al Comune di attivarsi con Arta e Asl per «riconsiderare, anche attraverso un monitoraggio continuo dell'inquinamento di aria, acqua e suolo, il grave problema ambientale in cui versa l'intero territorio comunale».
Di occupazione si occupa la terza interrogazione, nella quale si fa il punto sul progetto Inte, la creazione di mille posti di lavoro attraverso la riassegnazione alle aziende interessate delle aree della ex Burgo. A che punto è quel progetto? Si chiedono e chiedono al sindaco i due consiglieri. Che propongono a Umberto Di Primio di «nominare una apposita commissione, senza assegnazione di gettoni di presenza, per definire una volta per tutte il futuro della Val Pescara e di tutti i lavoratori occupati e disoccupati che sono coinvolti nella profonda crisi industriale che la interessa».
La Lega, attraverso il responsabile cittadino Giuseppe Gallucci e il capogruppo Gianni Di Labio, chiede la convocazione urgente di un tavolo politico («il primo ad oggi», sottolinea) tra i partiti che hanno portato Di Primio alla vittoria, «per discutere in ordine alle scelte strategiche già operate e a quelle future». Preoccupano i leghisti «le avvisaglie» di «malumore» del primo consiglio comunale, gli interessa al contrario «garantire alla città una vera ripartenza, restituendo a Chieti la dignità e il prestigio che essa merita».
Vanno sul concreto delle cose da fare i consiglieri di Uniti per Chieti Liberato Aceto e Graziano Marino, con tre interrogazioni che toccano problemi impellenti, come il parcheggio dell'ospedale, le bonifiche dei siti industriali dismessi e la qualità dell'aria, il destino del progetto Inte. Tre argomenti di campagna elettorale che oggi devono trovare risposte. Per quanto riguarda il parcheggio dell'ospedale, Aceto e Marino ritengono insufficienti gli attuali posti, nonostante la realizzazione della struttura in via dei Vestini.
Chiedono l'individuazione di nuove aree ma anche la ridefinizione «in toto» della viabilità di Chieti Scalo «e in particolare dell'area di via dei Vestini e di Madonna delle Piane, dove le opere pubbliche realizzate per il Villaggio Mediterraneo e l'aumento del traffico creano grave pericolo per automobilisti e pedoni». Sull'inquinamento dei siti e dell'aria i consiglieri di Uniti per Chieti chiedono al Comune di attivarsi con Arta e Asl per «riconsiderare, anche attraverso un monitoraggio continuo dell'inquinamento di aria, acqua e suolo, il grave problema ambientale in cui versa l'intero territorio comunale».
Di occupazione si occupa la terza interrogazione, nella quale si fa il punto sul progetto Inte, la creazione di mille posti di lavoro attraverso la riassegnazione alle aziende interessate delle aree della ex Burgo. A che punto è quel progetto? Si chiedono e chiedono al sindaco i due consiglieri. Che propongono a Umberto Di Primio di «nominare una apposita commissione, senza assegnazione di gettoni di presenza, per definire una volta per tutte il futuro della Val Pescara e di tutti i lavoratori occupati e disoccupati che sono coinvolti nella profonda crisi industriale che la interessa».
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